Poeta inglese (Camberwell, Londra, 1812 - Venezia 1889). Fin dalle prime opere (Pauline, a fragment of a confession, 1833; Paracelsus, 1835; Sordello, 1840) attuò l'esposizione in forma drammatica (per solito il soliloquio) dei conflitti interiori in un linguaggio allusivo e analogico, mescolando contenuto filosofico e tecnica impressionistica. Alla tragedia Strafford (1837) fece seguire altre opere per il teatro (tra le quali Pippa Passes, 1841; King Victor and King Charles, 1842), non prive di brani poetici, ma scarsamente rappresentabili. L'elemento drammatico trova la forma migliore in Dramatic lyrics (1842), Dramatic romances and lyrics (1845), Christmas Eve and Easter Day (1850), Men and women (1855), Dramatis personae (1864) e giunge forse al vertice in The ring and the book (1868-69). Nel 1846 aveva sposato Elizabeth Barret (v. Browning, Elizabeth), con cui si stabilì a Firenze. Sentì ed espresse con grande efficacia il fascino dell'Italia. Nelle sue opere tarde (Prince Hohenstiel-Schwangau, 1871; Fifine at the fair, 1872; Pacchiarotto and how he worked in distemper, 1876, ecc.), la riflessione si sovrappose alla fantasia. Intelletto curioso e temperamento religioso, il B. rivela una concezione idealistica della vita, derivata da Goethe e da Carlyle.