CHARLTON, Robert (Bobby)
Inghilterra. Ashington, 11 ottobre 1937 • Ruolo: centravanti, centrocampista • Squadre di appartenenza: 1954-73: Manchester United; 1973-75: Preston North End • In nazionale: 106 presenze e 49 reti (esordio: 19 aprile 1958, Scozia-Inghilterra, 0-4) • Vittorie: 1 Campionato del Mondo (1966), 1 Pallone d'oro (1966), 3 Campionati inglesi (1956-57, 1964-65, 1966-67), 1 Coppa d'Inghilterra (1962-63), 1 Coppa dei Campioni (1967-68) • Carriera di allenatore: Preston North End (1973-75)
Autentica leggenda del calcio inglese, 'Bobby' Charlton è considerato uno dei più grandi calciatori europei di tutti i tempi, tale da reggere benissimo il confronto con campioni delle generazioni successive come Cruijff e Platini. Dapprima veloce ala sinistra, poi centravanti con grandi doti di realizzatore, è stato soprattutto uno straordinario creatore di gioco e uomo-squadra, che amava correre e che metteva le sue qualità tecniche, strategiche e atletiche al servizio del collettivo. La definizione che rispecchia più fedelmente le sue caratteristiche è forse quella che gli attribuisce le qualità fisiche dei nordeuropei e la fantasia dei latini. Appena diciassettenne era già al Manchester United, sotto le cure di 'Matt' Busby, che lo fece presto esordire in prima squadra. A 20 anni vinse il suo primo titolo. Pochi mesi dopo, il 6 febbraio 1958, al ritorno da una gara di Coppa dei Campioni a Belgrado, l'aereo su cui viaggiava la squadra fallì il decollo nello scalo intermedio di Monaco. Nell'incidente trovarono la morte una trentina di passeggeri, fra cui otto giocatori. Bobby riportò solo lievi ferite. Poche settimane dopo tornò in campo, riciclandosi come centrocampista puro, e diventò uno dei pilastri su cui il Manchester United fu pazientemente ricostruito, pezzo dopo pezzo, fino ad arrivare al successo nella FA Cup nel 1963, a due altri titoli nazionali (1965 e 1967) e infine alla conquista della Coppa dei Campioni nel 1968 contro il Benfica (4-1), grazie anche a una sua doppietta. Nel 1966, insieme con il fratello Jacky, fu l'anima della nazionale inglese vincitrice dei Mondiali e gli fu assegnato il Pallone d'oro. Conclusa la lunga e gloriosa parentesi agonistica, dopo essere stato per breve tempo giocatore-allenatore del Preston, è diventato dirigente del Manchester United.