Poeta francese (fine sec. 13º) d'origine borgognona. Gli si attribuisce tradizionalmente una triade di poemi in versi: il Roman de l'estoire dou Graal, conosciuto anche col titolo di Joseph d'Arimathie, un Merlin, del quale resta solo un frammento iniziale, e un Perceval, perduto, di cui conosciamo la trama, per essere stato subito, come il Merlin, ridotto in prosa (si tratterebbe del cosiddetto Didot-Perceval). In questi romanzi, per quanto è possibile vedere dalle derivazioni in prosa che ce ne sono pervenute, al ciclo arturiano è collegato lo sviluppo della leggenda del Gral, con forti accentuazioni del simbolismo cristiano. Tra le molte fonti del racconto sono l'Historia Britonum, la Vita Merolini di Goffredo di Monmouth, il vangelo di Nicodemo, la Gemma aurea di Onorio di Autun.