PEARY, Robert Edwin
Esploratore americano, nato il 6 maggio 1856 a Cresson (Pennsylvania), morto a Washington il 20 febbraio 1920. Nel 1881 fu assunto come ingegnere nella Marina degli Stati Uniti e dapprima fu addetto al rilevamento del tracciato del costruendo canale di Nicaragua; nel 1886 tentò una escursione in Groenlandia, dove dalla baia di Disco si spinse all'interno per 160 km. Nel 1891, forte di questa prima esperienza artica, egli ottiene dall'Accademia delle scienze di Filadelfia l'incarico di condurre una spedizione all'estremo N. della Groenlandia: benché leso gravemente a una gamba durante la navigazione, sbarca sulla sponda dello Stretto di Smith, di dove un lungo tragitto di slitte sull'inlandsis lo conduce fino a 82°, dove la costa settentrionale dell'isola volge verso S. e SE.; del 4 luglio è la scoperta della grande Baia dell'Indipendenza. Nel luglio 1893 ritorna con un'altra spedizione al punto di approdo di due anni prima, ma la penetrazione all'interno dell'isola gli riesce meno felice; ritenta nel seguente anno, e nell'aprile del 1895 raggiunge di nuovo la Baia dell'Indipendenza. Sempre attirato dalla grande isola, compie ivi altri due viaggi con l'intento di trasportare negli Stati Uniti una grande massa di ferro meteorico da lui scoperta al Capo York, e realmente riesce nel 1897 a portare a Filadelfia quasi 700 quintali di metallo. Sua impresa principale però è stato il raggiungimento del Polo artico, studiato dalle basi della Groenlandia e della Terra di Grant consecutivamente negli anni 1898-1902: un primo tentativo porta il P. nel 1902 dritto a N. del Capo Sheridan, fino alla lat. 84° 17′. Sfinito di forze, torna agli Stati Uniti, ma nel 1905 raggiunge ancora con la nave Roosevelt il Capo Sheridan, e, dopo un nuovo tentativo che lo conduce a N. della Terra di Grant fino a 87° 6′ tra ghiacci rotti e difficili, ritenta ancora nel 1908, e dal C. Columbia della Terra di Grant, con quattro Eschimesi e 40 cani, raggiunge l'ardua meta il 24 aprile 1909: glorioso primato invano contestatogli dall'audace millanteria di F. A. Cook. Reduce in patria, ebbe grandi onori e fu insignito del grado di ammiraglio. La moglie, che lo seguì più volte fino sui lidi groenlandesi, contribuì con lui a illustrare con gli scritti le gloriose imprese compiute.