Kilwardby, Robert
Filosofo e teologo inglese (m. 1279). Dopo aver studiato a Parigi ed esservi divenuto magister artium entrò (1230) nell’ordine domenicano e insegnò teologia nell’univ. di Oxford (1248-61). In seguito divenne provinciale per l’Inghilterra, arcivescovo di Canterbury e cardinale. Sebbene aperto alla filosofia di Aristotele (fu tra i primi a commentarne le opere a Parigi), respinse la tesi dell’assoluta passività della materia per difendere le dottrine agostiniane della pluralità delle forme, delle rationes seminales, dell’illuminazione; di fronte ai primi successi di alcune dottrine di Tommaso d’Aquino condannò (1277) a Oxford una serie di tesi tomiste relative soprattutto all’unità della forma sostanziale. Di lui abbiamo commenti ad Aristotele (Analitici, Elenchi sofistici, Fisica, Metafisica) e due opere di notevole interesse: De unitate formarum; De ortu et divisione philosophiae.