Lepage, Robert
Attore, autore e regista teatrale canadese, nato a Québec il 12 dicembre 1957. Dopo aver frequentato il Conservatoire d'art dramatique di Québec, ha proseguito gli studi a Parigi, alla scuola di teatro di A. Knapp. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra i quali quello dell'Ordre des arts et des lettres dal Ministero francese della Cultura, il Prix du Gouverneur général pour les arts de la scène, e tre dottorati honoris causa (alle università di Laval, Toronto e Mc Gill di Montréal).
Dalle prime esperienze parigine deriva la sua aspirazione alla creazione collettiva. Unitosi al Théâtre Repère (1982), compagnia québecchese fondata nel 1980 da B. Bonnier e J. Lessard, L. si è imposto all'attenzione del pubblico con Circulations (1984) e La trilogie des dragons (1985), rappresentata in sei anni in ventiquattro paesi. Sono seguiti: Vinci (1986); Le polygraphe (1987), intreccio di teatro, tecnologia, video e televisione; Les plaques tectoniques (1988). Dal 1990 al 1993 L. è stato direttore artistico del Centre national des arts di Ottawa; in questo periodo ha messo in scena La visite de la vieille dame di F. Dürrenmatt (1990), Alienenouidet di M. Ackerman (1992), e Capitale nationale di V. Laxdal (1993). Les aiguilles et l'opium, un 'a solo' prodotto nel 1991, viene rappresentato in tutto il mondo.
Nel 1992 ha messo in scena Le Cycle Shakespeare (Macbeth, Coriolano, La tempesta) e, per la Compagnie d'opéra canadienne, Le Château de Barbe-Bleue di B. Bartók ed Erwartung di A. Schönberg. Nello stesso anno ha diretto il Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare al Royal National Theatre di Londra e, nel 1994, Il sogno di A. Strindberg per la Royal Dramaten di Stoccolma. Nel 1993 ha firmato la messinscena della tournée mondiale del cantante P. Gabriel; nel 1994 ha fondato a Québec la Ex machina, compagnia e centro di creazione e di ricerca tecnologica. Da allora L. si è impegnato nella creazione di Sept branches de la rivière Ota, sull'orrore dell'olocausto e sui sopravvissuti di Hiroshima, testo dal quale, nel 1997, ha tratto una trasposizione televisiva. Al 1995 risale il suo primo film, Le confessional, seguito da Le polygraphe (1997), tratto dalla pièce omonima, e Nô (1998).
Fra le ultime creazioni ricordiamo La géométrie des miracles (1998), sulla vita dell'architetto americano F.L. Wright; una nuova edizione de La tempesta (1998), primo esperimento di teatro con proiezioni di immagini in tre dimensioni; La Célestine (1998), al Royal Dramaten di Stoccolma; La damnation de Faust (1999), di H. Berlioz in Giappone, e, infine, un Cabaret technologique (1999), realizzato con la collaborazione di artisti internazionali attraverso l'uso delle nuove tecnologie. La scrittura e la composizione per il teatro devono, per L., riferirsi alla tradizione e trovare un equilibrio fra il repertorio teatrale e il linguaggio dei media. Si tratta di un teatro d'immagine in cui le idee, le parole, i personaggi scaturiscono da oggetti comuni legati al quotidiano.
bibliografia
Robert Lepage: Elsinore al computer, in Patalogo, 1991, pp. 249-51.
Robert Lepage, in Patalogo, 1992, pp. 251-55.
F. Quadri, La trilogie des dragons, in F. Quadri, Teatro '92, Bari 1993, pp. 44-47.
S. Antinori, Robert Lepage: un caleidoscopio per il nostro tempo, in Primafila, dic. 1994, pp. 105-06.
G. Giannachi, Fantasmi dell'Olocausto sulle scene di Londra, in Hystrio, 1995, 1, p. 67.
A. Paesano, Il confessionale, in Film, nov.-dic. 1995, 18, pp. 27-28.
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