STEPHENSON, Robert
Ingegnere, nato a Willington Quay presso Newcastle il 16 ottobre 1803, morto a Londra il 12 ottobre 1859. Figlio di George St. (v.), dopo avere frequentato l'istituto di Newcastle, fu per tre anni sottoispettore nella miniera di Killingsworth, insieme con il padre; poi nel 1820 frequentò per un semestre l'università di Edimburgo. Nel 1822 fu associato dal padre nella fabbrica di locomotive di Newcastle, e ivi rimase due anni. Nel 1824 intraprese un viaggio nell'America Meridionale e vi costituì la Columbian Mining Association. Tornato in patria (1827), cooperò con suo padre alla costruzione della locomotiva The Rocket e delle prime ferrovie. Nel 1840 essendosi George St. ritirato dagli affari, egli ne continuò l'opera. Costruì gran numero di ferrovie in Inghilterra, in Germania, in Svizzera, in Toscana, in Danimarca, in Egitto, in India e nel Canada, e apportò notevoli perfezionamenti alla locomotiva. Ma la sua fama è legata principalmente alla costruzione dei grandi ponti metallici a travi tubolari di cui fu l'inventore. Di questi sono da menzionare quello sul Tyne a Newcastle (High Level Bridge), quello sul Tweed a Berwick (Royal Borden Bridge), quello sulla Baia di Conway tra il Galles e l'Isola di Anglesey (Britannia Bridge) e quello in America sul San Lorenzo a Montreal (Victoria Bridge). Quest'ultimo è formato da 25 travate tubolari, la centrale di m. 100,58 di luce, le altre di m. 73,76, poggiate su pile di muratura, e ha una lunghezza complessiva di m. 2637. Nel 1847 fu inviato al parlamento come rappresentante di Whity (Yorkshire). Nel 1851 fu premiato con la medaglia d'oro all'esposizione di Parigi. Fu presidente dell'Institution of Civil Engineers (1856-57) e membro della Royal Society (1849).
Ha scritto: Rapport sur le chemin de fer du Nord (Parigi 1843); Report on the atmosferic railwav-system, Londra 1844.
Bibl.: S. Smiles, in Lives of the Engineers, III, Londra 1862.