TORRENS, Robert
Economista, nato in Irlanda nel 1780 e morto nel 1864. Dopo avere seguito con successo la carriera militare in marina, si dedicò allo studio e alla politica e nel 1831 entrò a far parte della Camera dei comuni.
È noto soprattutto per la sua teoria degli scambî internazionali, basata essenzialmente su un sistema di reciprocità, e per avere ispirato e difeso le riforme commerciali bancarie e finanziarie di R. Peel. Insieme con Mac Culloch e lord Overstone fu infatti uno dei principali assertori della necessità di separare nettamente il dipartimento bancario della Banca d'Inghilterra da quello d'emissione e pare anzi che si debba a lui la prima formulazione del famoso Bank Charter act del 1844, conosciuto anche sotto il nome di Peel's act, per cui il currency principle, aderente alle teorie monetarie di Ricardo, trionfò appunto sull'opposta scuola del banking principle, capeggiata da Th. Tooke. In conseguenza delle sue teorie circa la divisione internazionale del lavoro e la produttività decrescente dell'agricoltura fu poi tra i primi a sostenere la necessità di abolire le corn laws e di adottare il libero scambio. Studî recenti (specie di E. Seligman, E. Cannan) hanno messo in luce l'originalità del T., nei confronti di D. Ricardo, e hanno fatto risalire a lui molte teorie fondamentali della scuola classica.
Tra le sue molte opere ricordiamo: The economist refuted (Londra 1808); An essay on the external corn trade (ivi 1815; nuova ed., 1829); An essay on the production of wealth (ivi 1821); On wages and combinations (ivi 1834); The principles and practical operations of sir R. Peel's act of 1844 explained and defended (ivi 1848; 3a ed., 1858).
Bibl.: E. Seligman, On some neglected British economists, in Economic Journal, 1903; E. Seligman e J. Hollander, Ricardo and T., ibid., 1911; E. Cannan, A history of the theories of production and distribution, 3a ed., Londra 1924.