Poeta anglo-normanno (n. Jersey forse 1100 - m. forse 1175). Studiò a Caen ed ebbe una prebenda da Enrico II Plantageneto. Restano due romanzi in francese in ottosillabi accoppiati variati da alessandrini assonanzati. Il primo, Roman de Brut (compiuto nel 1155), è fondamentalmente una traduzione rielaborata e amplificata della favolosa storia dei Bretoni narrata da Goffredo di Monmouth (Historia regum Britanniae); grande spazio è dato da W. alle vicende dell'eroe eponimo dei Britanni, Brut, preteso pronipote di Enea. Nel secondo, Roman de Rou (composto tra il 1160 e il 1174 su richiesta di Enrico II), W. rifà il racconto della vita di Guglielmo il Conquistatore, con una cronaca dei duchi normanni da Rollone (Rou) a Roberto II. Questa seconda opera è meno fantasiosa della prima ed è basata in gran parte su Dudone e Guglielmo di Jumièges, e forse anche sulle Gesta regum Anglorum di Guglielmo di Malmesbury. Copioso e minuto nei particolari, dotto su tutti gli elementi della leggenda, W. non raggiunge mai risonanze epiche restando piuttosto per stile e gusto nell'ambito di un "ornatus facilis" nel quale prevalgono figure retoriche di parola e tecnicismi che testimoniano comunque una notevole tensione alla chiarezza di rappresentazione e all'ampliamento del patrimonio lessicale e stilistico.