Generale e uomo politico italiano (Roma 1872 - ivi 1949). Prese parte alla guerra libica e alla prima guerra mondiale (1917: comandante della brigata "Aosta"). Lasciato nel 1919 il servizio attivo ed entrato nel giornalismo, prese posizione contro il fascismo e nel 1924 fu deputato all'opposizione. Condannato a cinque anni di confino, riprese l'attività politica dopo il 25 luglio 1943; fu comandante di forze partigiane e dal marzo al giugno 1944 assolse, per nomina del governo di Salerno, l'incarico clandestino di comandante civile e militare di Roma. Membro della Consulta, deputato qualunquista alla Costituente, fu poi nominato senatore di diritto.