CAPIZUCCHI, Roberto (Gian Roberto)
Numerosi storici dei cardinali annoverano nelle cronotassi dei secc. XI e XII due cardinali discendenti dalla famiglia Capizucchi di Roma. Il primo, Roberto, sarebbe stato creato cardinale del titolo di S. Clemente nel 1097 da Urbano II; l'altro, Giovanni Roberto, avrebbe ricevuto il titolo di S. Cecilia da Onorio II nel 1127. In verità, queste informazioni sono state sovente invertite, per cui possiamo riscontrare un Giovanni Roberto cardinale di S. Clemente e viceversa, 0 ancora, altri pontefici vengono chiamati in causa: Pasquale II, ad esempio (Ciaconius, nella prima edizione delle Vitae, 1601, p. 400). L'iscrizione fatta apporre nel 1685 nella chiesa di S. Maria in Campitelli dal cardinale Raimondo Capizucchi riassume quanto si andava scrivendo da quasi un secolo nella bibliografia specifica e aggiungeva un terzo cardinale: Pietro Capizucchi, che sarebbe stato una creatura di Callisto II (1122).
In realtà nei secc. XI e XII la famiglia Capizucchi non ha avuto nessun cardinale. Le notizie degli storici si basano esclusivamente su una sottoscrizione reperibile in calce a un privilegio di Onorio II che è stato riconosciuto dalla critica diplomatica come uno dei maggiori falsi di Alfonso Ceccarelli. La sottoscrizione ha il tenore seguente: "Ego Robertus Capisuccus Romanus presbiter cardinalis tituli Sancti Clementis". Tutte le affermazioni che si riscontrano nelle opere dedicate alle cronotassi dei cardinali e alla famiglia Capizucchi di Roma si riducono, per quanto riguarda questi cardinali, a scorrette illazioni riconducibili sempre al suddetto falso ceccarelliano e sono dunque inaccettabili.
Fonti e Bibl.: Il falso privilegio di Onorio II è stato pubblicato per l'ultima volta da J. Pfluck-Hartung, Acta pontif. Roman. inedita, II, Stuttgart 1888, p. 263 n. 304; vedi P. F. Kehr, Italia Pontificia, IV, p. 37. Vedi ancora A. Riegl, A. Ceccarelli und seine Fälschungen von Kaiserurkunden, in Mittheilungen des österr. Instituts für Geschichtsforschung, XV (1894), pp. 193 ss.; G. Sforza, Il falsario A. Ceccarelli e Alberico Cybo Malaspina principe di Massa, in Arch. stor. ital., s. 5, XV (1895), pp. 276 ss.; L.Fumi, L'opera di falsificazione di A. Ceccarelli, in Boll.della R. Deputaz. di storia patria per l'Umbria, VIII (1902), pp. 213 ss.; H. Tillmann, Ricerche sull'origine dei membri del collegio cardin. nel XII sec., in Riv. di storia della Chiesa..., XXIV (1970), p. 446. Sul presunto cardinale C. vedi A. Ciaconius, Vitae et gesta summorum pontificum... necnon S.R.E. cardinalium, Romae 1601, p. 400; V. Armanni, Della nobile et antica famiglia de' Capizucchi, Roma 1668, p. s; L. Cardella, Mem. stor. de' cardinali della Santa Romana Chiesa, I, 1, Roma 1792, p. 280; G. B. Moroni, Diz. di erudizione storico-ecclesiastica, VIII, p. 59. Per l'iscrizione del 1685 vedi V. Forcella, Iscrizioni delle chiese e di altri edifici di Roma, V, Roma 1874, p. 380 n. 1042.