MELLI, Roberto
Pittore, scultore, scrittore d'arte, nato a Ferrara nel 1885. Vive a Roma dal 1920. Cominciò a scolpire cercando di svolgere certe ricerche plastico-luministiche di U. Boccioni (consistenti nell'uso dei "valori negativi", cioè dei vuoti come ombra e dei pieni come luce), intonandole però a una sfuggente malinconia alla Medardo Rosso (Signora dal cappello nero, Mia moglie, del 1913, ecc.). Si dedicò ben presto, però, alla pittura trovandovi quella ricchezza di colore-luce che la scultura non poteva dargli. Nel 1919 fondò con M. Broglio la rivista Valori plastici, che tanta parte doveva avere nella storia dell'arte italiana contemporanea, collaborandovi anche con qualche scritto. Da queste esperienze è nata via via una pittura straordinariamente coerente e proba, basata su una concezione sommessamente plastica della forma e su una concezione "metafisica" (e non prismatica o tonale) del colore (nature morte delle collezioni Sotgiu e Natale). Tra il 1934 e il 1936 ha scritto alcuni saggi su artisti contemporanei. Dopo una mostra personale del 1936 alla Cometa ha vissuto a lungo ritirato. Del 1947 è un'importante mostra personale a Roma.
Bibl.: F. Callari, in Corriere Padano, 12 maggio 1937; C. Maltese, Nota su R. M., in Alfabeto, Roma, maggio 1947; R. Guttuso, Pref. al catalogo della mostra al "Secolo", Roma 1947.