PARIBENI, Roberto
Archeologo e storico dell'antichità, nato a Roma il 19 maggio 1876. Fu ispettore e direttore. nei musei a Napoli e a Roma, quindi soprintendente alle antichità di Roma e del Lazio fino al 1928. Già stato in Grecia e a Creta come alunno della Scuola archeologica italiana, ebbe poi affidate numerose missioni nel Montenegro, nella Colonia Eritrea, dove compì scavi nel luogo dell'antica Adulis, in Egitto e in Asia Minore: i risultati di queste missioni, come quelli degli scavi da lui diretti in Italia, furono pubblicati nelle Notizie degli scavi e nei Monumenti dei Lincei. Sono da ricordare fra le più importanti di queste relazioni: Necropoli del territorio capenate (Mon. Lincei, XVI, 1906); Il sarcofago dipinto di Haghia Triada (ibid., XIX, 1908); Ricerche nel luogo dell'antica Adulis (ibid., XVIII, 1908); Studi e ncerche archeologiche nell'Anatolia meridionale (ibid., XXIII, 1915). Dall'indagine archeologica il P. passò allo studio dei fatti storici più direttamente con essa collegati, dando fra l'altro un compiuto studio sul regno e l'opera di Traiano: Optimus Princeps (Messina 1926-27). Fuori del campo degli studî, il P. prese attiva parte, nel periodo antecedente alla guerra mondiale, al movimento nazionalista, pubblicando alcuni volumi su questioni interessanti i problemi dell'Italia nel Levante: L'Italia e il Mediterraneo orientale (Roma 1916); Guerra e politica nel paese di Gesù (ivi 1919), ecc. Dal 1928 al 1933 fu direttore generale delle Antichità e Belle Arti; nel 1929 fu nominato accademico d'Italia; nel 1934 successe a C. Ricci nella presidenza del R. Istituto di archeologia e storia dell'arte e fu chiamato alla cattedra di archeologia e storia antica all'Università cattolica di Milano. Altri suoi lavori: Saggio di bibliografia anatolica (Venezia 1921); Malta (Roma 1925); Il ritratto nell'arte antica (Milano 1934), ecc.