SARFATTI, Roberto
Medaglia d'oro, nato a Venezia il 10 maggio 1900, morto sul Col d'Echele il 28 gennaio 1918. Animato da chiara coscienza dei valori ideali dell'intervento italiano nella guerra mondiale, fuggì di casa nel luglio 1915 e si arruolò volontario con false carte, procurategli da Filippo Corridoni, per eludere il rifiuto che avrebbe accolto la sua richiesta a causa dell'età troppo giovanile. Scoperto, venne reso alla famiglia. Frequentò allora l'Istituto nautico di Venezia e prese imbarco sopra una nave mercantile, con la quale visitò varî porti su entrambe le sponde dell'Atlantico. Compiuto poi il secondo corso nell'Istituto nautico, poté (luglio 1917) andare volontario negli alpini. Rifiutò di entrare fra i telemetristi per trovarsi, semplice soldato, in prima linea. Partito nel novembre, si guadagnò presto i galloni di caporale per merito di guerra e nel gennaio 1918, di ritorno da una breve licenza, partecipò valorosamente alla riconquista d'una posizione fortificata, giungendo tra i primi nella trincea avversaria, riuscendo a catturare da solo trenta prigionieri e una mitragliatrice e cadendo infine colpito alla fronte. Per questa eroica azione fu concessa alla sua memoria la medaglia d'oro.
Bibl.: R. S., le sue lettere e testimonianze di lui, Milano 1919; B. Mussolini, R. S., in Diuturna, Milano 1924, p. 182 segg.; id., R. S., in Il pensiero di B. Mussolini, a cura di E. M. Gray, Milano 1927, pp. 188-89; A. Panzini, R. S., Piacenza 1924; A. Negri, Orazioni, Milano 1920, pp. 117-171.