VALTURIO, Roberto
Scrittore, nato a Rimini nel 1405, morto ivi nel 1475. Dopo essere stato a Roma come scrivano apostolico, fu dal 1446 nella sua città, al servizio prima di Pandolfo, poi di Roberto Malatesta. E fu segretario e uomo di fiducia, e anche mecenate; conosceva bene il latino e il greco, ma divagava spesso in altri campi. La sua fama è infatti legata soprattutto ai dodici libri De re militari, apparsi nel 1460 e stampati a Verona nel 1472, poi di nuovo undici anni dopo, e nel 1532 e 1535 a Parigi, e tradotti in italiano (Verona 1483) e in francese (Parigi 1552).
Più che d'un trattato d'arte militare, si tratta d'una sterminata raccolta di aneddoti sulle guerre dell'antichità, una specie degli Stratagemmi di Frontino, ma molto ampliati, senza che appaia nessuna vera disquisizione di carattere tattico o strategico e con riferimenti al tempo suo. Importante l'atlante annesso, forse opera del veronese Matteo de' Pasti, con disegni di costruzioni militari, bastioni, macchine da guerra; pure si tratta di disegni immaginarî. È dubbio del resto che il V. s'intendesse davvero d'architettura militare; dubbio pertanto che abbia fornito i piani di alcune rocche malatestiane.
Bibl.: L. Tonini, Storia civile e sacra riminese, V, Rimini 1882; Ch. Yriarte, Un condottiere au XVe siècle, Rimini, Parigi 1882; M. Jaehns, Geschichte der Kriegswissenschaften, I, Monaco e Lipsia 1889; F.A. Massera, R. V., in Annuario del R. Ist. Tecnico di Rimini, III-IV (1927). Per l'atlante, vedi anche Études sur le passé et l'avenir de l'artillerie, par le prince Louis Napoléon Bonaparte, continuées par le Colonel Favé, III, Parigi 1946.