Robin Hood tax
<... täks> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Denominazione giornalistica della maggiorazione dell’aliquota dell’IRES a carico delle imprese operanti nei settori energetici che abbiano conseguito fatturati e redditi superiori a determinate soglie fissate per legge. È stata introdotta nella legislazione fiscale nazionale nel giugno 2008, con la previsione di applicazione nello stesso periodo d'imposta 2008, con lo scopo di tassare gli extraprofitti delle imprese energetiche generati dai forti rialzi delle quotazioni dei prodotti petroliferi, e più in generale dell’energia, consolidatisi nel corso dell’anno. Tale maggiorazione, pari inizialmente al 5,5%, è stata successivamente innalzata al 6,5% e, dalla manovra finanziaria 2011, portata al 10,5%. Le disposizioni della legge finanziaria 2011 hanno esteso l’addizionale a tutte le imprese operanti nei settori del petrolio, dell’energia elettrica e del gas, eliminando precedenti esenzioni previste per le attività di distribuzione, trasporto e trasmissione e per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. È stata inoltre vietata la traslazione dell’onere sui prezzi al consumo e affidata la vigilanza sul rispetto di questo divieto all’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Quest'ultima nella relazione sul 2012 (AEEG 18/2013/Rht) ha denunciato come 199 operatori energetici su 476 abbiano disatteso tale divieto.