robot sociale
loc. s.le m. Robot capace di interagire e comunicare con gli esseri umani, attenendosi a comportamenti e regole sociali.
• Cartone al posto della fredda plastica e aspetto inoffensivo per accattivarsi le simpatie degli umani: BlabDroid, spinoff del MIT Media Lab, ha intenzione di commercializzare nel 2014 un «robot sociale» capace di suscitare tenerezza al punto di prendersene cura. Voce infantile, il piccolo automa sarà attrezzato con Bluetooth e altoparlante e sarà in grado di riprodurre musica e collegarsi agli smartphone per le informazioni sul tempo, le news dell’ultimo minuto e l’interazione con i social network. (Francesca Tarissi, Repubblica, 25 novembre 2013, Affari & Finanza, p. 31) • [tit.] Il robot sociale «amico» dei bambini autistici [testo] […] Si chiamano «robot sociali» perché non eseguono compiti, ma veicolano stimoli di interazione sociale. Significa che Nao saluta, chiama per nome, riesce ad attivare meccanismi con cui stimolare il processo di attenzione condivisa, produce continue «contingenze perfette» con cui indurre le migliori condizioni di apprendimento. (Santina Giannone, Sicilia, 7 febbraio 2014, p. 19, Noi Oggi) • «È un panorama complesso ‒ spiega l’analista Andrea Forni, autore del volume “Robot. La nuova era” ‒. I problemi sul tappeto sono tanti. Pensate al robot badante: quanti anziani lo accetteranno? E non dimenticate i cosiddetti robot sociali per lo sviluppo delle emozioni». Prepariamoci, la robotica cambierà la nostra vita. (Paolo Pittaluga, Avvenire, 28 giugno 2017, p. 6, Primo piano).
- Composto dal s. m. inv. robot, di origine ceca, e dall’agg. sociale.