rocco
Unica occorrenza in Pg XXIV 30 [l'arcivescovo] Bonifazio... / pasturò col rocco molte genti. Ovviamente " deve... trattarsi d'insegna prelatizia o vescovile, poiché è l'unico dato, come osserva il Porena, che permetta l'individuazione del personaggio " (Mattalia); per gli antichi commenti gli arcivescovi di Ravenna, di cui Bonifazio dei conti di Lavagna fu un rappresentante, " no' portano... li pastorali ricurvi come gl'altri arcivescovi, ma è fato de sovra a modo del roco delli scaschi " (Lana; v. anche Benvenuto, Anonimo, Serravalle). Dunque r. varrebbe, per sineddoche, " bastone pastorale ", e sarebbe da ricollegarsi etimologicamente col persiano rōkh (" torre degli scacchi ", donde ‛ arroccare '); in realtà gli antichi pastorali ravennati, di cui si possono tuttora osservare esempi, terminavano con un prisma esagonale.
Il primo a discostarsi da questa opinione è il Lombardi, per il quale r. è " quel medesimo che il latino de' bassi tempi appellò ‛ roccus ', e che... si appella oggi... ‛ rocchetto ', cioè la cotta propria de' vescovi ". I moderni interpreti mostrano grande prudenza, dovuta al fatto che il luogo dantesco è l'unica testimonianza di un tale uso del termine; ma propendono per l'opinione dei più antichi; e certo il bastone, insegna vescovile assai più caratteristica che non la cotta, meglio si accorda con l'immagine del pastore che pascola un grande gregge. Per una discussione delle proposte più recenti (Torraca, Barbi, Levi, con riferimento al Du Cange), cfr. Petrocchi, ad locum.
V. anche BONIFAZIO; pasturare.