Filosofo statunitense (North Attleborough, Massachusetts, 1916 - Providence 1999), professore nella University of Pennsylvania (1946-47) e quindi (1947-86) nella Brown University (Providence). Pur appartenendo alla tradizione analitica, è stato fortemente influenzato dalla filosofia europea, in particolare da F. Brentano, di cui è stato il principale interprete (oltre che traduttore e curatore) negli Stati Uniti. Tale influenza lo ha condotto a privilegiare lo studio del fenomeno dell'intenzionalità, che C. ha considerato, con Brentano, il contrassegno della sfera mentale, analizzandone in particolare le caratteristiche sul piano logico-linguistico (asserzioni di credenza e asserzioni di atteggiamento proposizionale in genere). Ha inoltre attribuito alla nozione d'intenzionalità un ruolo centrale nella teoria della conoscenza. Di rilievo la sua teoria dell'azione basata sull'identificazione tra agente e causa. Opere principali: Perceiving (1957); Theory of knowledge (1966, trad. it. 1968); Person and object. A metaphysical study (1976); The first person. An essay on reference and intentionality (1981); Brentano and Meinong studies (1982); Brentano on intrinsic value (1986); On metaphysics (1989); A realistic theory of categories. An essay on ontology (1996). A Ch. è stato dedicato il volume collettaneo The philosophy of Roderick M. Chisholm (a cura di L. E. Hahn, 1997), della prestigiosa collana Library of living philosophers.