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RODIO

di Italo BELLUCCI - Enciclopedia Italiana (1936)
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RODIO

Italo BELLUCCI

. Elemento chimico con simbolo Rh, peso atomico 102,9, numero atomico 45. Scoperto nel 1803 da Wollaston nel platino nativo e così chiamato per il colore roseo (ῥόδεος) che presentano numerosi suoi sali. Si rinviene sempre nei minerali di platino dai quali si estrae e si separa.

Proprietà. - Allo stato compatto ha colore bianco-argenteo; è duro, molto duttile e malleabile; peso spec. 12,1; fonde a 1970°. Non si altera all'aria; non viene attaccato dagli acidi; pochissimo dall'acqua regia, bensì dal cloro a caldo, specialmente in presenza di cloruri alcalini. Fuso con bisolfato potassico si trasforma in solfato rodico-potassico. Si può ottenere allo stato suddiviso, come spugna, decomponendo col calore il clororodiato d'ammonio RhCl6(NH4)3, come polvere nera, riducendo la soluzione alcalina di un suo sale con acido formico o idrazina. In tale stato si scioglie nell'acqua regia ed esercita azioni catalitiche molto intense.

Composti. - Come l'iridio, suo omologo nel sistema periodico, il rodio funziona da bi-, tri- e tetravalente, dando cioè gli ossidi RhO, Rh2O3, RhO2, dei quali soltanto il sesquiossido Rh2O3 dà origine a sali. Fra questi il tricloruro RhCl3 si ottiene come massa rosso-bruna scaldando il metallo suddiviso in corrente di cloro; con i cloruri alcalini esso forma sali complessi, di colore rosso intenso, fra i quali quello sodico RhCl6Na3•9H2O che si prepara facendo agire a caldo il cloro-su una miscela di rodio suddiviso con cloruro sodico e che si può considerare il composto praticamente più importante del rodio, anche per la sua notevole solubilità. Dalla soluzione del cloruro l'idrato potassico precipita l'idrato Rh(OH)3, amorfo, bruno nerastro, e l'acido solfidrico, a caldo, il solfuro Rh2S3, bruno, insolubile nel solfuro ammonico, solubile in acido nitrico bollente. Il solfato Rh2(SO4)3, dà allumi con i solfati alcalini che cristallizzano in ottaedri gialli. Nella sua forma trivalente il rodio forma numerosi sali complessi, quali i nitriti, ad esempio [Rh(NO2)6]K3 ed i cianuri, ad es. [Rh(CN)6]K3, nonché composti ammoniacali. Il biossido RhO2 si ottiene fondendo il rodio suddiviso con potassa e nitro; ha funzione debolmente acida.

Riconoscimento. - Tutti i composti del rodio, scaldati in corrente d'idrogeno vengono ridotti a rodio metallico; questo, fuso con pirosolfato potassico, genera solfato rodico-potassico che dà con acqua una soluzione gialla, la quale per aggiunta di acido cloridrico diviene rossa (reazione caratteristica).

Usi. - Il rodio, molto raro e costoso, si usa specialmente per la costruzione del pirometro elettrico di Le Châtelier. Piccole quantità di esso, insieme con oro, bismuto e antimonio, servono a produrre, per arroventamento, una lucentezza aurea sulle porcellane.

Bibl.: P. Pascal, Traité de chimie minérale, X, Parigi 1932, pag. 529 segg.

Vedi anche
compósto di coordinazióne compósto di coordinazióne Composto chimico (detto anche complesso) formato generalmente dalla reazione fra un sale, il cui catione è spesso un metallo di transizione, e qualche altra molecola o ione. Per es., dalla reazione fra cloruro di cobalto e ammoniaca si ottengono gli amminocomplessi del cobalto ... acido nitrico Il più importante degli acidi derivati dall’azoto, detto anticamente acqua forte o spirito di nitro. 1. Caratteri generali Ha formula HNO3 e si trova in natura sotto forma di sali (nitrati). L’acido puro solidifica a −41,6 °C e bolle a 86 °C decomponendosi facilmente; è un energico ossidante; i metalli ... William Hyde Wollaston Chimico, fisico e fisiologo (East Dereham, Norfolk, 1766 - Londra 1828), dapprima medico a Londra. Fu il primo a preparare il platino in forma malleabile (filo di Wollaston, William Hyde), utile per la produzione di manufatti; tale scoperta, importante per l'epoca, gli fruttò abbastanza da permettergli ... platino Elemento chimico, simbolo Pt, numero atomico 78, peso atomico 195,09, di cui sono noti 6 isotopi stabili (numero di massa 190, 192, 194, 195, 196, 198); densità 21,45 g/cm3, punto di fusione 1772 °C. 1. Caratteri generali Il platino è un metallo bianco, lucente, duttile e malleabile. In natura è generalmente ...
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    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    ròdio [Lat. scient. Rhodium, dal gr. rhódon "rosa", per il colore di molti dei suoi sali] [CHF] Elemento chimico, dell'VIII gruppo, 2° periodo, grande, del Sistema periodico degli elementi, di simb. Rh, numero atomico 45 e peso atomico 102.9, di cui è noto un solo elemento stabile, con numero di massa ...
Vocabolario
rodìo
rodio rodìo s. m. [der. di rodere]. – Un rodere o un rodersi insistente e continuato: sento un r. dietro l’armadio, deve essere un topo; spesso in senso fig., tormento interiore: e quell’odio contro don Rodrigo, quel rodìo continuo che...
rodite
rodite s. f. [der. di rodio3, col suff. -ite]. – Minerale, lega naturale di oro e rodio.
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