Scrittore francese (Reims 1913 - Parigi 1978). Studiò all'École normale supérieure (1933-37) e fu allievo di M. Mauss e di G. Dumézil; nella sua tesi studiò Les démons de midi (edita post. in Italia nel 1988). Aderì al surrealismo, quindi animò con G. Bataille il Collège de sociologie. Esiliatosi in Argentina, collaborò alla rivista Sur e promosse Lettres Françaises. Tornato a Parigi nel 1945, lavorò presso l'UNESCO e creò la collana latino-americana La Croix du Sud, nonché, dal 1952, la rivista Diogène, incentrata sulla nozione di "scienze diagonali", su cui fondò tutta la sua opera. Razionalista attirato dall'irrazionale, studiò il mito (Le mythe et l'homme, 1938), il sacro (L'homme et le sacré, 1939), il giuoco (Les jeux et les hommes, 1958; trad. it. 1981), la guerra (Bellone ou la pente de la guerre, 1963), nonché l'importanza dell'immaginazione, del sogno (L'incertitude qui vient des rêves, 1956; trad. it. 1964) e del fantastico (Au coeur du fantastique, 1965; trad. it. 1984), ed elaborò una nozione di "poetica generalizzata", fondata sull'analogia (Poétique de Saint-John Perse, 1950; Art poétique, 1958; Approches de la poésie, 1978), raggiungendo i più alti risultati stilistici in Pierres (1966), che ebbe un seguito in Pierres réfléchies (1975). Tracciò il suo percorso intellettuale in Cases d'un échiquier (1970), Approches de l'immaginaire (1974), Obliques (1975) e Le fleuve Alphée (1978; trad. it. 1980). Pubblicò l'affascinante romanzo Ponce Pilate (1961). Dal 1971 fu accademico di Francia.