• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BELLEGARDE, Roger de Saint-Lary

di Armando Tallone - Enciclopedia Italiana (1930)
  • Condividi

BELLEGARDE, Roger de Saint-Lary

Armando Tallone

Nacque al principio del Cinquecento, di nobilissima famiglia. Sotto il prozio, il maresciallo Paolo di Termes, combatté in Piemonte, allora francese; conchiusa poi la pace di Cateau-Cambrésis, e morto il di Termes, di cui poi sposò la vedova, si recò in Francia, dove con l'aiuto del conte di Retz, si acquistò grande favore a corte. Buon soldato, abile negl'intrighi, ambiziosissimo, riuscì a guadagnarsi la simpatia del duca d'Angiò, il futuro Enrico III, che, diventato nel 1573 re di Polonia, lo condusse con sé. Ritornato in Piemonte, quando Enrico passò di lì, reduce in Francia (1574), il duca di Savoia Emanuele Filiberto si servì di lui per ottenere dal re la restituzione di Pinerolo e di Savigliano. Nel 1574 il B. fu creato maresciallo di Francia, ma, mandato a combattere in Delfinato contro gli ugonotti, la fortuna lo tradì ed egli fu costretto ad abbandonare la corte e a ritirarsi a Tarascona. Emanuele Filiberto, che mirava a togliere alla Francia il marchesato di Saluzzo, si accordò con il re di Spagna e attirò a sé il Bellegarde. Il B. occupò Carmagnola e Revello, insediandovisi da padrone; in seguito, il 14 giugno 1579, mosse direttamente contro Saluzzo e in breve fu padrone di tutto il marchesato.

Emanuele Filiberto, non estraneo, come si è detto, a questi avvenimenti, ma scontento che si fossero svolti con l'aiuto degli ugonotti e senza il suo diretto intervento, si adoperò per riconciliare il B. con Caterina de' Medici; e ottenne che B., chiesto perdono alla regina, nel convegno di Montluel nella Bresse, il 17 ottobre avesse il titolo di "luogotenente generale del re di Francia di là dai monti". Così egli tornò a Saluzzo; ma il 12 o il 13 di dicembre moriva, probabilmente di calcolosi vescicale, con sintomi che diedero corpo alle voci di un avvelenamento attribuito a Caterina de' Medici.

Bibl.: Brantöme, Oeuvres complètes, V, Parigi 1869; Anselme, Histoire généalogique et chronologique de la maison royale de France, I, Parigi 1712; Secousse, Mémoire historique et critique sur les principales circonstances de la vie de Roger de Saint-Lary de Bellegarde, Parigi 1764. Sull'impresa di Saluzzo: E. Ricotti, Storia della monarchia piemontese, II, Firenze 1861; G. Manuel di San Giovanni, Memorie storiche di Dronero e della valle di maira, II, Torino 1868; Ch. Dufayard, Le connêtable de Lesdiguières, Parigi 1892; D. Carutti, Il marchesato di Saluzzo. carlo Emanuele I e il trattato di Lione, Pinerolo 1901; C. F. Savio, Saluzzo e i suoi vescovi, Saluzzo 1911; R. Quazza, Emanuele Filiberto di Savoia e Guglielmo Gonzaga, 1559-1589, in Atti e Mem. della R. Accad. Virgil. di Mantova, n. s., XXI (1929).

Tag
  • EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA
  • PACE DI CATEAU-CAMBRÉSIS
  • MARCHESATO DI SALUZZO
  • CATERINA DE' MEDICI
  • GUGLIELMO GONZAGA
Vocabolario
saint-honoré
saint-honore saint-honoré 〈sẽt onoré〉 s. m., fr. [nome dato da un pasticciere della rue Saint-Honoré a Parigi; secondo altri, sarebbe stato così chiamato in omaggio al santo, patrono dei fornai]. – Dolce di pasta soffice, crema e panna,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali