TWYSDEN, Roger
Antiquario inglese, nato nel Kent nel 1597, morto nel 1672. Nel suo interesse per la storia inglese medievale, egli fu paragonabile ai suoi compatrioti Coke e Selden, come nell'appassionata avversione contro ogni violazione della legalità fu pari al Hampden e al Pym. Ma il T. possedeva una mite ragionevolezza, un amore da studioso per la tranquillità, per la sua chiesa e la sua casa, che lo resero incapace di faziosità e che, nei torbidi anni seguiti al 1642, lo tennero lontano da entrambe le parti contendenti. Sebbene contribuisse ad attaccare i provvedimenti illegali di Carlo I, fu contrario al modo con cui venne messo in stato d'accusa lo Strafford e alla lotta contro i vescovi, ma non si spinse fino a unirsi al re con il Falkland. Nell'estate del 1642 fu temporaneamente mandato al confino dal parlamento, per aver partecipato alla petizione con cui il Kent criticò gli atti di quell'assemblea. Nel giugno 1643 cercò di andare all'estero, ma venne scoperto e nuovamente imprigionato, prima a Southwark, poi a Lambeth. Non potendo pagare la multa inflittagli nel 1645, rimase a Londra fino al 1650, anno in cui avendo concluso una transazione per 1340 sterline poté tornare alla sua casa nel Kent. Dopo la restaurazione fu deputato luogotenente per la sua contea.
Scrisse un trattato contro l'imprigionamento da lui subito e An historical vindication of the Church of England (1657); ma la sua fama è affidata alla pubblicazione di dieci cronache medievali, annotate con erudizione, le quali fanno di lui un pioniere negli studî delle fonti storiche.
OPERE: Sir R. T.s Journal, a cura di L. B. Larking, in Archaeologia Cantiana, I-IV, 1858; The Commoner's Liberty, Londra 1648; Historiae 9nglicanae Scriptores Decem, ivi 1652.