ROHAN, Benjamin de, signore di
Terzogenito di Renato di Rohan e di Caterina di Parthenay, nacque a La Rochelle nel 1583. Apprese l'arte militare dal principe Maurizio di Nassau. Ardente ugonotto, nel 1611 partecipò all'assemblea di Saumur, ma nelle file del partito cominciò a militare effettivamente nel 1616, quando, cioè, divenne seguace del Condé, che avversava la politica estera della reggente Maria de' Medici. Fu tra i più accesi fautori della necessità di organizzare la difesa dei protestanti dividendo in otto circoscrizioni militari tutta la Francia: quando gli altri signori ugonotti abbandonarono la causa comune, R. rimase solo con La Force ed Enrico di Rohan, suo fratello. Mentre alla morte di Luynes fervevano nel partito le discussioni pro e contro la ripresa della guerra, R. iniziò improvvisamente l'offensiva. Allora si palesò audace capitano: conquistò l'isola d'Oléron, Royan e le Sables-d'Olonne e si spinse fino all'Isola di Riez. Luigi XIII, cacciatosi all'inseguimento, lo attaccò prima che potesse compiere la ritirata (16 aprile 1622): la fanteria di R. fu fatta prigioniera o uccisa e il capo si salvò con un centinaio di cavalieri. R., fuggito in Inghilterra, invocò l'intervento di Giacomo I, mentre Luigi XIII dal parlamento di Tolosa lo fece dichiarare insieme col fratello Enrico reo di lesa maestà (15 luglio 1622); ma con la pace di Montpellier (18 ottobre 1622) R. ottenne anche una pensione. Impaziente, dominato dalla febbre di agire, R. assoldò a proprie spese cinque vascelli inglesi, arrolò soldati nel Poitou e occupò l'isola di Ré (gennaio 1625). Di qui si diresse verso Port-Louis, impadronendosi di sette grandi vascelli del duca di Nevers destinati alla crociata. Assemblee e comunità protestanti deplorarono R.; la Guyenne, la Linguadoca e il Delfinato non si mossero. Ma quando R., sfuggito al blocco tentato dal duca di Vendôme, governatore della Bretagna, s'impadronì di Oléron, conquistando, così, il dominio del mare, vide voltarsi a suo favore l'opinione pubblica. Richelieu, impotente a perseguitarlo, si dovette contentare dell'apparente aiuto degli Inglesi e degli Olandesi che avevano ordine di evitare il combattimento con R. loro correligionario; il 19 luglio, anzi, R. sconfisse la flotta olandese. Ma il 15 settembre la sua flottiglia fu bloccata presso l'Isola di Ré e poi pienamente sconfitta dalla flotta olandese, comandata dall'ammiraglio Haultain, e da alcuni vascelli di Luigi XIII. Nella pace del 5 febbraio 1626 R. ebbe la sua baronia di Fontenay eretta a ducato. Quando nel 1627 si riaccese la guerra e i Rochellesi si unirono con i protestanti del sud e con gl'Inglesi, R. divenne l'anima della resistenza. Sui vascelli del conte di Lindsey, il 18 settembre 1628 R. si presentò davanti Saint-Martin-de-Ré, ma i tentativi per forzare la diga che bloccava La Rochelle furono vani. Dopo avere tentato inutilmente un accordo col Richelieu, se ne tornò a Londra. Sebbene la pace di Alais (28 giugno 1629) gli desse la possibilità di ritornare in patria, R. preferì restare in Inghilterra, dove morì il 19 ottobre 1642. Fu sepolto nell'abbazia di Westminster.
Bibl.: Anquez, Histoire des assemblées politiques des réformés de France, 1859; H. De La Garde, Le duc de Rohan et les protestantes sous Louis XIII, 1884; J. H. Mariéjol, Henri IV et Louis XIII, Parigi 1905, VI, ii, passim.