• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ROMANIA

di Giovanni Gay - Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
  • Condividi

Romania

Giovanni Gay
ENCICLOPEDIA ITALIANA VI APPENDICE TAB romania 01.jpg

(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, ii, p. 740; III, ii, p. 631; IV, iii, p. 239; V, iv, p. 572)

.mw-parser-output span.smallcaps{font-variant:small-caps}.mw-parser-output span.smallcaps-smaller{font-size:85%}Geografia umana ed economica

Popolazione

Il paese (22.474.000 ab. nel 1998) è associato all'Unione Europea (un suo inserimento in essa a pieno titolo, benché richiesto, non è previsto a breve termine: si ipotizza la data del 2007), è partner speciale dell'Unione dell'Europa Occidentale e rientra con la Bulgaria, la Moldavia e l'Ucraina nella 'zona di cooperazione del Mar Nero'. Il trattato romeno-magiaro del 1996 tutela nella propria identità la consistente minoranza etnica rappresentata dagli Ungheresi di Transilvania (7% circa della popolazione). Ma la grande maggioranza della popolazione - a parte piccoli gruppi di Zingari, Tedeschi, Ucraini, Russi e Turchi - è di lingua romena e di religione ortodossa.

La capitale, Bucarest (2,3 milioni di ab. nell'intera agglomerazione urbana), resta uno dei maggiori insediamenti urbani dell'Europa centro-orientale; essa risulta di gran lunga più sviluppata delle altre principali città romene, le quali, pur numerose e ben distribuite nel paese (Cluj nel cuore della Transilvania, Braşov appoggiata ai Carpazi, Timişoara presso il confine della Vojvodina iugoslava, Iaşi presso quello della Repubblica di Moldavia, Craiova nella Pianura Valacca, Galaţi quasi all'apice del delta danubiano, Costanza sul litorale del Mar Nero), ospitano sui 300÷350.000 ab. ciascuna.

Condizioni economiche

Gran parte delle strutture produttive romene - specialmente nel settore industriale - è tuttora in mano allo Stato; nel complesso l'economia è debole e duramente provata da anni di recessione, inflazione e disoccupazione. A partire dalla seconda metà degli anni Novanta si è manifestato un netto miglioramento, e sono state avviate importanti iniziative interne (privatizzazioni, programma organico di riforme del 1997) e internazionali (miglioramento delle relazioni con i paesi vicini, aperture e approcci verso organizzazioni di cooperazione internazionale).

L'agricoltura, che occupa probabilmente (i dati sono contraddittori a seconda delle fonti) circa un quarto della popolazione attiva alla fine del millennio ed è privatizzata ormai per i tre quarti della superficie e per oltre i quattro quinti del valore della produzione (1998), conta su grosse produzioni cerealicole. Queste fanno della R., con le sue vaste pianure periferiche, il secondo produttore europeo di mais e un buon produttore di grano. Patate, prodotti ortofrutticoli, barbabietola da zucchero e girasole completano il quadro. Sui Carpazi e nell'Altopiano Transilvanico, nell'interno del paese, notevoli estensioni di boschi e di pascoli offrono buone opportunità alla silvicoltura e all'allevamento, particolarmente di ovini e suini.

L'estrazione del petrolio, pur largamente ridotta, continua ad avere un certo significato per l'economia romena, accanto a quella del gas naturale e della lignite. Questi combustibili alimentano il grosso della produzione energetica romena, ma vanno anche segnalate una grande centrale idrica alle Porte di Ferro sul Danubio e, molto più a valle, una moderna centrale nucleare, aperta nel 1996 con assistenza tecnologica occidentale a Cernavodă. Altri minerali, metallici e non, completano il quadro delle attività estrattive, sulle quali si basa un variegato, e in certi settori sovradimensionato (a causa delle ardite politiche praticate in passato), ventaglio di industrie metallurgiche e chimiche; a queste si affiancano attività produttive in campo meccanico, tessile, alimentare, della cellulosa e della carta.

I porti sul Mar Nero e la navigabilità del Danubio favoriscono il commercio estero, che oggi si svolge in prevalenza con la Germania e l'Italia. Il litorale pontico, relativamente ben attrezzato per l'accoglienza turistica, rimane una notevole risorsa in vista di una possibile futura ripresa di questa tradizionale attività economica romena.

bibliografia

Romania after tyranny, ed. D.N. Nelson, Boulder (Colo.) 1992.

La Roumanie, in Espace géographique, 1994, pp. 289-376.

D. Light, D. Andone, The changing geography of Romanian tourism, in Geography, 1996, pp. 193-203.

A. Ugron-Adam, Le reti urbane dell'Europa centro-orientale, in Geografia nelle scuole, 1996, 5, pp. 3-7.

A. Fares, La Romania dimenticata, in Geografia nelle scuole, 1997, 2, pp. 39-44.

M. Sofer, Opportunities, constraints and periactivity in rural Romania during the transition period: preliminary observations, in Geojournal, 1998, 4, pp. 283-96.

Storia

di Giovanni Gay

Dopo la fine di N. Ceauşescu (1989), la R. ha vissuto un decennio di forte instabilità politica e di grave difficoltà sul piano economico. Fin dai primi anni Novanta fu avviata una rapida trasformazione dell'economia del paese attraverso una profonda ristrutturazione industriale, un graduale processo di privatizzazione e il passaggio a un'economia di mercato. Questa linea politica, adottata dai primi esecutivi succeduti al crollo della dittatura e monopolizzati dal Fronte di salvezza nazionale (Frontul Salvării Naţionale, FSN), subì un rallentamento dopo la vittoria elettorale e la conseguente conquista del governo, nel 1992, da parte del Fronte democratico nazionale (Frontul Democrat Salvării Naţionale, FDSN), il partito formato quello stesso anno dai sostenitori dell'ex comunista I. Iliescu usciti dal FSN e denominato dal 1993 Partito della democrazia sociale di Romania (Partidul Democraţiei Sociale din România, PDSR). Il programma di ristrutturazione economica del paese fu infatti perseguito dal nuovo esecutivo con una certa ambiguità e con eccessiva prudenza, non solo per il timore delle conseguenze dei suoi pesanti costi sociali (aumento della disoccupazione, forte aumento dei prezzi) e per la forte resistenza dei settori penalizzati, ma anche per le scelte politiche di Iliescu, rieletto nell'ottobre 1992 presidente della Repubblica, che preferì accordarsi con le forze nazionalcomuniste piuttosto che trovare una qualche intesa con i partiti di opposizione riuniti, fin dal 1992, nella Convenzione democratica romena (CDR).

Il rigurgito nazionalista, che interessò gran parte del mondo ex comunista, fu particolarmente vivace in R. dove si venne a creare una convergenza tra la burocrazia del regime di Ceauşescu, rimasta al suo posto, e i nazionalisti dissidenti, spesso esuli rientrati in patria dopo il 1989. Nell'agosto del 1994 alcuni membri dell'ultranazionalista Partito dell'unità nazionale romena (Partidul Unităţii Naţionale Române, PUNR) entrarono a far parte del governo, mentre all'inizio del 1995 venne firmato un accordo di collaborazione tra il PDSR e le formazioni nazionaliste: il PUNR, il Partito della grande Romania (Partidul România Mare, PRM), il Partito democratico agrario (Partidul Democrat Agrar din România, PDAR) e il Partito socialista dei lavoratori (Partidul Socialist al Muncii, PSM).

Il prezzo pagato per questa alleanza fu piuttosto alto, dal punto di vista sia della politica interna sia di quella internazionale. Una legge dell'estate del 1994, per es., negava alle minoranze etniche il diritto a ricevere un'istruzione scolastica nella propria madrelingua; i nazionalisti, infatti, si erano sempre sistematicamente opposti a ogni apertura nei confronti degli Ungheresi che vivevano in Transilvania e più volte si erano avute tensioni con gli Stati Uniti, dovute all'atteggiamento violentemente antisemita dei partiti nazionalisti. Erano stati proprio questi ultimi, fra l'altro, a manifestare la loro resistenza ogni volta che si era tentato di intaccare il sistema di garanzie e di privilegi vigente durante il regime comunista.

Nella primavera del 1995 molte città della R. furono teatro di imponenti manifestazioni contro la politica del governo. In aprile si ebbe una manifestazione di massa a Bucarest contro una legge in base alla quale gli aumenti di stipendio nel settore pubblico venivano collegati all'aumento di produttività e ad altri indici di efficienza economica. Nel mese di giugno dello stesso anno vi furono tre giorni di sciopero dei lavoratori del settore energetico che si opponevano alla decisione della Corte suprema di proibire gli scioperi nei settori considerati strategici. Minatori e ferrovieri, in quell'occasione, scesero in sciopero per appoggiare i lavoratori in lotta. Tra l'autunno del 1995 e la primavera del 1996 il PDSR perse alcuni dei suoi più importanti alleati: nell'ottobre 1995 il PRM e il PSM ritirarono il loro appoggio parlamentare al governo; nel maggio del 1996 fu il PUNR a interrompere la collaborazione mentre, nello stesso mese, migliaia di lavoratori scendevano in piazza nella capitale per protestare contro la politica sociale del partito di Iliescu.

Le elezioni amministrative del giugno 1996 rappresentarono un campanello d'allarme per il governo. Non solo i consensi per il PDSR calarono sensibilmente, ma il CDR e l'Unione socialdemocratica (Uniunea Social Democrată, USD) ottennero il controllo di molte grandi città, inclusa Bucarest, dove si impose V. Ciorbea, un ex sindacalista del CDR. L'Unione socialdemocratica era nata nel gennaio del 1996 a seguito della fusione del Partito democratico-FSN (nuova denominazione assunta nel 1993 dal FSN) di P. Roman (ex braccio destro di Iliescu) con il Partito socialdemocratico.

Le elezioni politiche del novembre del 1996 furono vinte dall'opposizione di centro-destra che aveva fatto della lotta alla corruzione dilagante nel paese lo slogan della sua campagna elettorale. Il CDR vinse 122 seggi alla Camera e 53 al Senato; l'UDS se ne aggiudicò 53 alla Camera e 23 al Senato; il PDSR fu sconfitto e ottenne 91 seggi alla Camera e 41 al Senato (nel 1992 erano, rispettivamente, 117 e 49). Le elezioni presidenziali furono vinte dal leader del CDR, E. Constantinescu, che si impose al secondo turno con il 54,4% dei voti. A metà dicembre entrò in carica il nuovo governo, presieduto da Ciorbea e formato da un'alleanza fra CDR, Unione democratica ungherese di Romania (Uniunea Democrată Maghiară din România, UDMR) e Unione socialdemocratica (che lasciò il governo nel febbraio del 1998).

La situazione economica del paese che Ciorbea era chiamato ad affrontare risultava allarmante: l'inflazione, nel 1996, raggiungeva il 60% e il deficit di bilancio (dovuto soprattutto al salvataggio di grandi complessi industriali) ammontava a circa il 13% del PIL. Il programma che Ciorbea presentò nel febbraio del 1997, sostenuto dal Fondo monetario internazionale, richiedeva numerosi sacrifici: occorreva risanare i conti pubblici eliminando le sovvenzioni, liberalizzare i prezzi al consumo, riprendere con maggiore energia il programma di privatizzazioni, decentrare e sfoltire la macchina amministrativa. L'inizio della realizzazione di alcuni punti di questo programma comportò, nel breve periodo, un ulteriore aumento dell'inflazione, che raggiunse il 70%, fortissimi aumenti dei prezzi non solo nel settore energetico e nei trasporti, ma anche nei generi alimentari essenziali, e un diffuso malcontento sociale su cui soffiava l'estrema destra nazionalista.

Anche il nuovo presidente del Consiglio, R. Vasile, entrato in carica nell'aprile del 1998 dopo le dimissioni di Ciorbea, indicò come priorità il completamento del passaggio a un regime di libero mercato e l'adesione all'Unione Europea. In linea con questo programma, nel dicembre del 1998 fu annunciata la chiusura delle miniere non redditizie, che avrebbe causato il licenziamento di oltre seimila minatori. Questi ultimi, all'inizio del 1999, scesero in sciopero compatti, costringendo Vasile a un compromesso, in base al quale la chiusura delle miniere venne posticipata di cinque anni.

Sul piano internazionale, la R. firmò nel settembre del 1996 un trattato di amicizia con la Repubblica Federale di Iugoslavia, che segnò un riavvicinamento fra i due paesi, dopo alcune difficoltà dovute alla partecipazione della R. all'embargo varato dall'ONU nei confronti della repubblica di Milošević. Vennero rafforzate le relazioni con i paesi occidentali: divenuta Stato associato della CEE nel 1993, la R. sottoscrisse un accordo di cooperazione con la NATO nel 1994 e, fedele a questo accordo, appoggiò l'intervento aereo contro la Iugoslavia nel marzo del 1999. In dicembre Vasile, criticato per il mancato risanamento della situazione economica, fu costretto a dimettersi. Al suo posto subentrava come primo ministro M. Isarescu.

bibliografia

M. Waldenberg, Kwestie narodowe w Europie 'Środkowo-Wschodniej: dzieje, idee, Warszawa 1992 (trad. it. Le questioni nazionali nell'Europa centro-orientale, Milano 1994).

C. Durandin, Histoire des Roumains, Paris 1995.

T. Gallagher, Romania after Ceausescu. The politics of intolerance, Edinburgh 1995.

S.L. Woodward, Balkan tragedy. Chaos and dissolution after the cold war, Washington (D.C.) 1995.

C. Bocancea, La Roumanie, du communisme au post-communisme, Paris 1998.

W. Oschlies, Ceausescus Schatten schwindet. Politische Geschichte Rumäniens, 1988-1998, Köln 1998.

Vedi anche
Transilvania (romeno Transilvania o Ardeal; ted. Siebenbürgen; ungh. Erdély) Regione naturale e storica della Romania, ampia poco meno di 60.000 km2 e costituita essenzialmente dal bacino di T., zona di colline argillose e marnoso-arenacee la cui altezza media si aggira sui 400 m s.l.m., chiusa a N, a E e a S dal ... Carpazi (slovacco, polacco e ucraino Karpaty; romeno Carpaţii) Sistema montuoso dell’Europa centro-orientale che, disegnando un arco di 1300 km con la concavità rivolta a SO e a O, si estende attraverso la Slovacchia, le estremità meridionali della Polonia e dell’Ucraina e un’ampia parte della Romania, da Bratislava, ... Muntenia (romeno Muntenia) Regione storica della Romania, corrispondente alla parte orientale della Valacchia, che si estende tra il basso corso del Danubio e le Alpi Transilvaniche. È detta anche Grande Valacchia. Il fiume Olt la divide a O dall’Oltenia (o Piccola Valacchia), mentre il Danubio la separa a S ... Rom Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe. I R. (in lingua romanés «uomo, essere umano») sono indicati anche con il termine Sinti (da Sindh, regione del Pakistan occidentale, dalla quale probabilmente ebbero origine), o con quello più comune di zingari ...
Categorie
  • STORIA PER CONTINENTI E PAESI in Storia
  • EUROPA in Geografia
  • GEOGRAFIA UMANA ED ECONOMICA in Geografia
Tag
  • REPUBBLICA FEDERALE DI IUGOSLAVIA
  • FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
  • UNIONE DELL'EUROPA OCCIDENTALE
  • BARBABIETOLA DA ZUCCHERO
  • ESTRAZIONE DEL PETROLIO
Altri risultati per ROMANIA
  • Romania
    Atlante Geopolitico 2016 (2016)
    Vedi Romania dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 I territori dell’odierna Romania comprendono le storiche regioni della Valacchia e della Transilvania. La Valacchia ottenne l’indipendenza dall’Impero ottomano nel 1878, mentre solo in seguito alle guerre balcaniche e alla Prima guerra mondiale ...
  • Romania
    Atlante Geopolitico 2015 (2015)
    Vedi Romania dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 I territori dell’odierna Romania comprendono le storiche regioni della Valacchia e della Transilvania. La Valacchia ottenne l’indipendenza dall’Impero ottomano nel 1878, mentre solo in seguito alle guerre balcaniche e alla Prima guerra mondiale ...
  • ROMANIA
    Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)
    Silvia Lilli Ilenia Rossini Livio Sacchi Roberto Merlo Giona Antonio Nazzaro – Demografia e geografia economica. Storia. Architettura. Letteratura. Bibliografia. Cinema Demografia e geografia economica di Silvia Lilli. – Stato dell’Europa orientale. La popolazione della R., che era secon do un ...
  • Romania
    Atlante Geopolitico 2014 (2014)
    Vedi Romania dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 I territori dell’odierna Romania comprendono le storiche regioni della Valacchia e della Transilvania. La Valacchia ottenne l’indipendenza dall’Impero ottomano nel 1878, mentre solo in seguito alle guerre balcaniche e alla Prima guerra mondiale ...
  • Romania
    Atlante Geopolitico 2013 (2013)
    Vedi Romania dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 I territori dell’odierna Romania comprendono le storiche regioni della Valacchia e della Transilvania. La regione della Valacchia ottenne l’indipendenza dall’Impero ottomano nel 1878, mentre solo in seguito alle guerre balcaniche e alla Prima ...
  • Romania
    ATLANTE GEOPOLITICO (2012)
    Vedi Romania dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 I territori dell’odierna Romania comprendono le storiche regioni della Valacchia e della Transilvania. La regione della Valacchia ottenne l’indipendenza dall’Impero ottomano nel 1878, mentre solo in seguito alle guerre balcaniche e alla Prima ...
  • Romania
    Enciclopedia on line
    Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero. Caratteristiche fisiche Morfologia Il territorio della Romania costituisce un’entità geografica armonica, malgrado le caratteristiche ...
  • Romania
    Dizionario di Storia (2011)
    Stato dell’Europa orientale, con capitale Bucarest. Coincide con l’antica regione della Dacia, sottomessa dai romani (2° sec.) e poi assoggettata da varie popolazioni barbariche tra il 3° e il 13° sec.; nel 14° sec. vi sorsero i principati autonomi di Moldavia e Valacchia, che caddero poi sotto il dominio ...
  • ROMANIA
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
    Romania Giandomenico Patrizi e Paola Salvatori Geografia umana ed economica di Giandomenico Patrizi Stato dell'Europa orientale. Paese geograficamente carpatico-danubiano, ma che viene frequentemente incluso tra quelli balcanici per le sue vicissitudini storico-politiche. Anche nei primi anni del ...
  • Romania
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Katia Di Tommaso Francesco Tuccari Tra eredità latina e cultura zigana Un territorio composito e frazionato e una storia tormentata hanno ostacolato la formazione della Romania come nazione unitaria e l’hanno a lungo isolata dall’Europa occidentale, con la quale aveva avuto antichi e importanti rapporti, ...
  • ROMANIA
    Enciclopedia del Cinema (2004)
    Romania Redazione Cinematografia La prima proiezione avvenne a Bucarest il 27 maggio 1896, e nel 1897 dei brevi documentari furono realizzati da Paul Menu. I primi lungometraggi a soggetto, diretti da Grigore Brezeanu, furono il melodramma Amor fatal (1911) e il film storico Razboiul independenţei ...
  • ROMANIA
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1999)
    R. Theodorescu (lat. Dacia; rumeno România) Stato dell'Europa orientale che occupa la regione a N del corso inferiore del Danubio e il cui territorio si articola, da un punto di vista orografico, in un nucleo centrale montuoso e collinoso, costituito dalla cerchia dei monti Carpazi e dalle alture della ...
  • ROMANIA
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)
    * Martina Teodoli Alexander Niculescu Luca Bianchi Maurizio Caperna Nicola Balata Angela Prudenzi-Manuela Cernat (XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. 239) Il 21 novembre 1991, in seguito all'insurrezione del dicembre 1989 che ha portato alla deposizione e all'esecuzione ...
  • ROMANIA
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
    (XXX, p.1; App. I, p. 981; II, 11, p. 740; III, 11, p. 631) Elio Manzi Rita Di Leo Francesco Guida Rosa Del Conte Sergio Rinaldi Tufi Ion Frunzetti Dal 1968 la repubblica di Romania è divisa in 40 distretti (judete), 236 città (oras), di cui 47 considerate aree urbane maggiori, ossia municipalità, ...
  • Romania
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Rosa Del Conte Presupporre, com'è stato fatto da alcuni recenti indagatori della ‛ fortuna ' di D. in R., che i medici inviati dalla repubblica di Venezia a Stefano il Grande abbiano portato con sé, fra i loro libri, anche la Commedia, introducendola così alla corte del principe, cui si deve la prima ...
  • ROMANIA
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, 11, p. 740) Gennaro CARFORA Violante Nelia VALENTINI B. Ci. Divisione. - Dal 1956 la Repubblica romena risulta divisa in 16 regioni, più la città autonoma di Bucarest. La città di BraŞov, una delle più industriali della Romania, ha preso, dalla fine del 1948, il nome ...
  • ROMANIA
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    (XXX, p. 1) Lina LORE' Massimo BRUZIO Pietro MARAVIGNA Petru IROAIE Variazioni territoriali (p. 1). - Durante la seconda Guerra mondiale numerose sono state le variazioni territoriali verificatesi nella Romania. Anzitutto essa venne a perdere la Bessarabia e la Bucovina settentrionale occupate ...
  • ROMANIA
    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    (XXX, p.1) Carlo TAGLIAVINI Francesco CATALUCCIO Anna Maria RATTI Alberto BALDINI Ugo FISCHETTI Pino FORTINI Storia (p. 17). - Dal ritorno in Romania del principe Carol, divenuto re col nome di Carlo II, ad oggi, la personalità del sovrano ha influito ogni giorno di più sulla politica romena. ...
  • ROMANIA
    Enciclopedia Italiana (1936)
    (A. T., 79-80) Emmanuel DE MARTONNE Fabrizio CORTESI Mario SALFI Pino FORTINI Luigi CHATRIAN Carlo DE ANGELIS Giulio COSTANZI Ramiro ORTIZ Anna Maria RATTI Angelo PERNICE Carlo TAGLIAVINI Walter HIRSCHBERG Roberto CAGGIANO * Costantino STOICESCU Gino DUCCI N. CARTOJAN Virgil VATASIANU La ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
romanìa
romania romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romanismo
romanismo s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali