ROMBO (latino scient. Rhombus (Klein) Günth.; fr. turbot; sp. rodaballo; ted. Steinbutt; ingl. turbot)
Zoologia. - Genere di pesci ossei dell'ordine degli Acantotteri, divisione Zeorombi, dell'antica famiglia dei Pleuronettidi. Sono pesci aberranti con testa asimmetrica, cranio con le due orbite dallo stesso lato e il lato del corpo che porta gli occhi colorato, l'altro depigmentato. Bocca più o meno protrattile, 4 branchie con una fessura dopo l'ultima, pseudobranchie presenti; ossa faringee generalmente separate, vertebre 24 a 65. Pinna codale bene sviluppata, con un grande ipurale e priva di pinna basale. Pinna dorsale e anale molto allungate, la prima generalmente si estende sul capo. Pinne pari spesso ridotte e assenti, ventrali con 5 o 7 raggi molli. Vescica natatoria assente nell'adulto. I giovani sono trasparenti e simmetrici con un occhio da ciascuna parte e nuotano in posizione verticale come gli altri pesci. Furono descritti come specie a sé sotto i nomi di Bibronia, Peloria, ecc. Dopo un periodo di vita pelagica, i Rombi scendono al fondo e l'occhio destro va a collocarsi al disopra dell'altro e sembra passare attraverso l'osso frontale, mentre in realtà passa fra questo e i tessuti che sostengono la pinna. Nel Mediterraneo vivono due specie, il Rombo chiodato, Rhombus maximus (L.) Cuv. ha almeno 10 dm. di diametro ed il corpo ricoperto di aculei; il Rombo liscio Rhombus laevis Rond. (fr. barbue; ted. Glattbuti; ingl. brill) ha statura minore e il corpo liscio. Il Rombo di rena, Rhomboidichtys podas Gthr., che appartiene a un genere affine, si trova nel Mediterraneo ed è commestibile (v. pleuronettidi).