ROMÉ DE L'ISLE (delisle), Jean-Baptiste-Louis
Mineralogista, nato il 26 agosto 1736 a Gray nella Franca Contea e morto il 7 marzo 1790 a Parigi. In questa città aveva compiuto gli studî e ne era partito nel 1757 per una spedizione militare in India. Fatto prigioniero dagl'Inglesi a Pondichéry, rimase lontano dalla patria parecchi anni, nei quali visitò alcune colonie, acquistando sempre maggiore interesse all'osservazione dei fenomeni naturali. Rientrato a Parigi nel 1764, divenne alunno di Le Sage, che lo aiutò finanziariamente, come successivamente lo aiutarono M. d'Ennery e il re Luigi XVI. Diede inoltre lezioni private, che erano molto frequentate.
Prescindendo da alcune osservazioni zoologiche e geologiche, il suo primo lavoro scientifico fu l'Essai de Cristallographie, Parigi 1772 (descrizioni di una collezione di suoi minerali) che lo rese noto all'estero. Un notevole progresso segnò la seconda edizione, pubblicata a Parigi nel 1783, sotto il titolo Cristallographie ou description des formes propres à tour les corps du règne minéral dans l'état de combinaison saline, pìerreuse ou métallique. Egli espresse in quest'opera in maniera determinata e generale la legge della costanza degli angoli diedri, mentre le osservazioni di N. Stenone, riguardavano solo i cristalli di quarzo e di pirite dell'Elba. Nell'opera Des caractères extérieurs des minéraux (Parigi 1784) pose in relazione la forma cristallina con il peso specifico e la durezza, e criticò i saggi di sistematica fino allora seguiti, incompleti, secondo lui, per l'incompleta conoscenza della composizione chimica dei minerali.