ACCURSI, Romeo
Violinista del sec. XIX di origine italiana, ma vissuto per lo più a Parigi, durante il Secondo Impero. Conseguì in giovane età il primo premio di violino al conservatorio di Parigi e sposò un'italiana, anch'essa vincitrice del primo premio di pianoforte allo stesso conservatorio. Stimato assai da G. Rossini, che fu testimonio insieme con il direttore del conservatorio parigino D. Auber alle sue nozze, l'A. venne presto accolto nella schiera di illustri musicisti italiani operanti in Francia.
Il 5 marzo 1858 l'A. suonò alla sala Herz, in un concerto datovi dal contrabbassista G. Bottesini, la fantasia di D. Alard sulla Figlia del reggimento di G. Donizetti, e fu subito assunto per una serie di concerti alla stessa sala fino al 1859. Fra i più notevoli, da ricordare quello del 21 apr. 1858, trionfale per la musica italiana, rappresentata dai più grandi nomi di cantanti e di strumentisti-compositori, Giulia Grisi, G. Mario, E. Tamberlik e Francesco Stanzieri, che scrisse apposta per l'A. un Andante e Rondò.Il 1 apr. 1859 l'A. suonò un Caprice pour violon et piano sull'opera Otello di G. Rossini, in uno degli abituali concerti eseguiti nel salotto dello stesso Rossini, che si compiaceva inoltre di avere come interprete favorita delle sue inedite composizioni pianistiche la giovane moglie dell'Accursi. Un mese dopo (6 maggio), ancora alla sala Herz, l'A. figurò tra i primi violini nel Doppio quartetto per due violini di L. Spohr, che Vincenzo Sighicelli, massimo esponente della scuola violinistica italiana in Francia, offriva al pubblico parigino.
Nell'estate del 1862 l'A. e sua moglie partirono per un lungo giro di concerti nelle più importanti città della Germania, ed ebbero particolare successo a Baden. Dopo questa data, non si hanno altre notizie dell'attività dell'Accursi.
Bibl.: Gazzetta musicale di Milano, 14 marzo 1858, p. 86; 2 maggio 1858, p. 142; 29 maggio 1859, p. 175; 10 ag. 1862, p. 129; G. Radiciotti, Gioacchino Rossini, II, Tivoli 1928, p. 388.