ROMOLO VALERIO (Valerius Romulus)
Figlio di Massenzio, console nel 308 e 309, morì, forse quindicenne, e fu divinizzato dal padre (309).
Nelle monete, coniate solo a Roma e ad Ostia, appare come un giovinetto dal volto piccolo dominato dal grande occhio e sormontato da un'enorme calotta cranica coperta di capelli corti in massa unitaria segnata da fitti tratteggi. Stilisticamente il ritratto, che non manca di personalità specie nell'espressione caparbia e volitiva, si inquadra nell'indirizzo del tempo.
Si era pensato a lui per il busto coronato di quercia dal circo di Massenzio (Roma, Museo Torlonia).
Bibl.: H. Cohen, Monn. Emp., VII, p. 182 s.; E. A. Stückelberg, Bildnisse röm. Kaiser, Zurigo 1916, tav. 150; J. Maurice, Numismatique Constantinienne, Parigi 1908, I, tav. VII, 13-14, p. 88 s.; J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., II, 3, pp. 202-209, tav. VIII, ii; R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträts, Berlino 1933, p. 159 s., fig. 53 (busto marmoreo).