BONFADINI, Romualdo
Uomo politico, nato ad Albosaggia, presso Sondrio, nel 1831, morto a Roma il 14 ottobre 1899. Veniva da una famiglia in cui il culto della patria era tradizione. Non diverse le amicizie da lui contratte nella sua prima giovinezza, poiché egli crebbe insieme con il Quadrio, il Torelli, il Guicciardi e il Visconti Venosta. Passò a Milano, dove suo padre era rappresentante della provincia di Sondrio presso quella Congregazione centrale, e vi compì la propria educazione. Prese parte, ancora studente, alle Cinque giornate, quindi, tornata la Lombardia sotto la dominazione austriaca, e per tutto il decennio di preparazione, si appartò negli studî severi, specialmente di carattere agronomico. Alla conoscenza di Daniele Manin (a Parigi nel 1855) è dovuta la sua conversione alla fede cavouriana e sabauda, dalla quale non derogò mai. Da ciò la combattiva opera sua di giornalista antidemocratico, nel Crepuscolo, nel Politecnico, nella Perseveranza e nelle numerose sue pubblicazioni d'indole storica, tra cui sono degne di ricordo: Mezzo secolo di patriottismo (Milano 1887) e la Vita di Francesco Arese (Torino 1894). Volontario con i garibaldini nel '66, fu alla difesa dello Stelvio. Fu deputato al Parlamento per quattro legislature (X-XII e XVI) e senatore dal 25 ottobre 1896.
Bibl.: L. Luzzatti, R. B., in Nuova Antologia, 1° giugno 1900.