Bonfadini, Romualdo
Uomo politico (Albosaggia, Sondrio, 1831 - Sondrio 1899). Di idee democratiche prese parte, ancora studente, alle Cinque giornate di Milano. Dopo la restaurazione del dominio austriaco in Lombardia, conseguì la laurea in giurisprudenza a Pavia. Recatosi a Parigi nel 1855, conobbe Daniele Manin e si allontanò dalle posizioni democratiche dei suoi primi anni per aderire agli ideali monarchici e moderati. Collaborò assiduamente alla «Perseveranza», il nuovo giornale moderato fondato a Milano nel 1860 e appoggiò la politica di Cavour, di cui avrebbe sottolineato i meriti nel suo scritto Camillo Cavour (1886). Scoppiata la terza guerra d’indipendenza si arruolò tra i garibaldini partecipando alla difesa dello Stelvio. Eletto deputato nel 1867, sedette in Parlamento per quattro legislature continuando a collaborare con numerosi giornali («Rivista europea», «Illustrazione italiana», «Corriere della sera», «Fanfulla», «Nuova Antologia» e «Politecnico»). Nel 1896 fu nominato senatore e, in occasione dei tumulti e della repressione del 1898, mantenne un atteggiamento moderato opponendosi l’anno successivo alle leggi eccezionali varate dal governo Pelloux.