ROMULUS
Una gran parte delle favole note nell'antichità classica circolava nel Medioevo con aggiunte narrative e moraleggianti. Una raccolta di favole esopiche fu nota nel sec. XII sotto il nome di Romulus, il compilatore che ne diede una libera versione latina, e comprende nei manoscritti circa 60 favole. Più tardi l'inglese Walther le rifece in versi, studiandosi di renderle più accessibili agli scolari, poiché la collezione fu senza dubbio destinata alla scuola, pro latinae linguae exercitiis. Non si deve tuttavia escludere il fine della moralisatio, che è visibile nel rilevare, che fa l'autore, virtù e difetti degli animali, come s'usava nei bestiarî. La diffusione del Romulus nelle letterature romanze fu vasta: da Maria di Francia al Roman de Renart.
Bibl.: M. Manitius, Geschichte der latein. Literatur des Mittelalters, III, Monaco 1931, pp. 771-775.