Chimico (Cambridge 1897 - ivi 1978); prof. di chimica fisica a Cambridge (dal 1937 al 1965). Ha compiuto fondamentali ricerche nel campo della fotochimica (per es., per la rilevanza dei risultati ottenuti, vengono indicate con il suo nome le scissioni fotochimiche subite dai chetoni). Inizialmente si dedicò allo studio della fotolisi di composti carbonilici attraverso radicali liberi. Successivamente studiò il meccanismo di combustione degli idrocarburi, e la cinetica della reazione di polimerizzazione del cloruro di vinile. Nel periodo dopo la seconda guerra mondiale, N. ha sviluppato, insieme con G. Porter, un metodo di ricerca noto col nome di fotolisi a lampi di luce che ha consentito lo studio di reazioni molto rapide, misurabili in millisecondi. La tecnica consiste nell'applicare a un sistema fotoreattivo un impulso istantaneo di energia (luce visibile o ultravioletta) in grado di portare rapidamente le molecole al loro stato altamente eccitato o alla loro dissociazione in radicali o in atomi. Con lampi scattati elettronicamente a intervalli di millisecondi è possibile ottenere spettri d'assorbimento dei composti e osservare l'aumentare o il diminuire dei radicali liberi e quindi la cinetica delle loro reazioni. Per queste ricerche N. ha ottenuto, insieme con G. Porter e con M. Eigen, il premio Nobel per la chimica per il 1967.