RIVLIN, Ronald Samuel
Fisico-matematico statunitense di origine inglese, nato a Londra il 6 maggio 1915, naturalizzato cittadino statunitense nel 1955. Compiuti gli studi universitari a Cambridge, è stato professore di Matematica applicata alla Brown University di Providence (1953-67), passando successivamente alla cattedra di Matematica e meccanica alla Lehigh University di Bethlehem (Pennsylvania). È stato insignito della laurea honoris causa dalla National University of Ireland (1980), dalla University of Nottingham (1980) e dalla Tulane University (1982), e ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti come la Bingham Award Medal (1958) dalla Società Americana di Reologia, il Panetti Prize and Medal (1975) dall'Accademia delle Scienze di Torino, il Von Humboldt Senior Award (1981) e la Timoshenko Medal (1987). Membro dell'American Academy of Arts and Sciences (dal 1958), e della Mexican Society of Rheology (dal 1981), dal 1982 è socio straniero dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Studioso di reologia, e figura di primissimo piano nel campo della fisica matematica, ha fornito numerosi importanti contributi alla teoria non lineare dell'elasticità, relativa sia ai solidi che ai fluidi, con il merito principale di aver provato che alcune questioni concernenti i materiali elastici incompressibili si possono risolvere senza bisogno di caratterizzare l'energia potenziale elastica. Nella teoria dell'elasticità non lineare per corpi isotropi incomprimibili, la considerazione di deformazioni finite conduce inevitabilmente ai cosiddetti problemi di secondo ordine (1953). La multiforme preparazione ha portato R. ad affrontare tali questioni da un punto di vista sia teorico che sperimentale e gli ha consentito di fornire sia una corretta formalizzazione delle equazioni costitutive sia una corretta predizione del comportamento pratico di alcuni materiali, come la gomma vulcanizzata e altri polimeri (la gomma è un materiale il cui comportamento è abbastanza fedelmente descritto dalle equazioni dell'elasticità finita, anche per deformazioni che possono raggiungere il 200%). R. ha inoltre mostrato che i due effetti di Kelvin e di Poynting sono conseguenze quasi inevitabili della teoria generale, e grazie anche all'uso di sofisticate tecniche di analisi funzionale ha fornito un metodo d'integrazione per il problema elastostatico isotermo nel caso di grandi deformazioni (inverse method, 1948) e ha sviluppato il difficile capitolo dei mezzi continui ereditari (1957-61). A R. si devono pure importanti risultati nella teoria della propagazione ondosa, in particolare elettromagnetica (1961), e nella meccanica dei continui multipolari (o alla Cosserat). L'interesse maggiore di R. è stato tuttavia per le equazioni costitutive, che sono alla base della meccanica dei continui. In questo campo, sviluppando una congettura formulata da A. Cauchy, e ripresa successivamente da A. Voigt, R. è stato in grado di giungere a una classificazione dei materiali studiandone le proprietà d'invarianza rispetto a un particolare gruppo di simmetrie (1959-66).
Autore di centinaia di articoli, le sue pubblicazioni sono apparse su alcune delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali come Nature, Journal of Rational Mechanics and Analysis, Journal of Applied Mathematics and Physics, Quarterly of Applied Mathematics, Rheologica Acta.