AGOSTINI, Rosa
Nata a Napoli verso la metà del sec. XVIII, giovanissima esordì come soprano al teatro Marsigli-Rossi di Bologna durante il carnevale del 1766 nell'opera di N. Piccinni La gelosia, o sia le nozze in confusione, e in quella di B. Galuppi La partenza e il ritorno de' marinai. Recatasi in Spagna nell'estate dell'anno seguente (1767) ed unitasi alla compagnia dell'opera italiana, attiva nel teatro di Barcellona, si fece conoscere come buona cantante nel ruolo di Beatrice del dramma giocoso di Joseph Altes La muchacha lunática, con musica di vari autori. Ritornata in patria, cantò nel teatro di corte a Modena, nella stagione di carnevale 1769-70, nella parte di protagonista nell'opera Nitteti di G. M. Rutini, e di Sabina nell'opera Adriano in Siria di A. Tozzi. Alla fine del 1770, l'A. ripartì di nuovo per la Spagna, e, insieme con il tenore Gaetano Scovelli, entrò nella compagnia italiana che si esibiva allora in Cadice. Numerose furono le opere date da codesta compagnia a Cadice fino al 1772; ci rimangono però soltanto tre libretti recanti i nomi degli interpreti: El Rugiero, opera di P. Guglielmi, già eseguita a Venezia nel 1769 e ripetuta a Cadice il 25 ag. 1771, nella quale l'A. ebbe la parte di Irene, El velloncino de oro di G. Scolari ed Eponina, sempre dello Scolari, data il 20 genn. 1772.
Nel 1776 l'A. ebbe una scrittura al Teatro Interinale di Milano - teatro provvisorio di legno in attesa della compiuta costruzione del teatro alla Scala - e, unitamente ai migliori cantanti di allora, quali Gaspare Pacchiarotti e G. Scovelli, figurò in tutte le opere rappresentate: Artaserse di F. Bertoni (26 dic. 1776), Ezio di M. Mortellari (gennaio 1777), La vera costanza di P. Anfossi (estate 1777), Le astuzie amorose di G. Paisiello e Il Principe di Lagonero di P. Anfossi (autunno 1777). Per l'A. il 1777 fu l'anno della più intensa attività nei maggiori teatri d'Italia, applauditissima prima donna a Venezia durante la stagione di carnevale al teatro S. Benedetto, dove cantò le opere Eumene di G. B. Borghi, Medonte Re di Epiro del maestro romano G. Radicchi e La disfatta di Dario di T. Traetta, e ancora Caio Mario di C. Monza e Circe di G. Gazzaniga, durante la fiera dell'Ascensione (maggio), in compagnia del sopranista Francesco Roncaglia e del tenore G. Scovelli. Nell'agosto, al teatro della Pergola di Firenze, cantò nel Creso Re di Lidia di G. B. Borghi e nel Medonte Re d'Epiro di G. Sarti, a fianco del contraltista Giuseppe Aprile.
Riprese la sua attività nel 1779, come prima donna nel teatro di S. Carlo a Napoli cantando col primo sopranista Domenico Bedini e col tenore G. Scovelli, probabilmente il miglior compagno di A. da molti anni, le opere Medonte di G. Insanguine (30 maggio), Demetrio di G. Misliwecek (13 agosto), Creso in Media di G. Schuster (4 novembre), e, il 12 genn. 1780, Il gran Cid di A. Rossetti. Ricordo di questa stagione è l'opuscoletto, nella Biblioteca di S. Martino a Napoli, Il Pomo d'oro, anacreontica in lode della signora Rosa Agostini, Prima Virtuosa del S. Carlo, Napoli 1779. Dopo una fugace apparizione durante la stagione di carnevale 1785-86 al teatro S. Agostino in Genova per cantarvi l'opera Giulio Sabino di G. Sarti e l'Armida abbandonata di G. Bertoni, non si conoscono altre sue interpretazioni. Si ignora l'anno e il luogo della sua morte. Ricordo di un suo soggiorno a Bologna è però un suo biglietto, datato "Casa, 11 marzo 1795" indirizzato all'agente teatrale Mariano Tamburini di Bologna.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato, di Napoli, Fascicolo Teatrale 22 ;L. T. Belgrano, Delle feste e dei giuochi dei Genovesi - Dissertazione seconda, cap. I, in Arch. stor. ital., s. 3, XV (1872), pp. 465-466; A. Gandini, Cronistoria dei teatri di Modena dal 1539 al 1871, II, Modena 1873, p. 32; F. Florimo, La scuola musicale di Napoli e i suoi Conservatori, IV, Napoli 1881, pp. 246-247; E. Succi, Catalogo degli autografi e documenti di celebri e distinti musicisti, Bologna 1888, p. 1, n. 4; B. Croce, I teatri di Napoli dal Rinascimento alla fine del secolo decimottavo, Napoli 1891, pp. 578, 755; A. Paglicci-Brozzi, Il Regio Ducale Teatro di Milano nel sec. XVIII - Notizie aneddotiche 1701-1776, Milano 1893-94, p. 105; T. Wiel, I teatri musicali veneziani del Settecento, Venezia 1897, p. 326, n. 853, p. 332, n. 866, p. 333, nn. 867 e 868, p. 394, n. 992; G. Cosentino, Il teatro Marsigli-Rossi (Un teatro bolognese del sec. XVIII), Bologna 1900, p. 139; V. Tardini, I teatri di Modena - Opere in musica rappresentate dal 1594 al 1900, Modena 1902, pp. 907, 1254; E. Cotarelo yMori, Origenes y establecimiento de la ópera en España hasta 1800, Madrid 1917, pp. 244-245, 265-266; A. Choron-F. Fayolle, Dict. hist. des musiciens, I, 1, 7; L. Caetani, Saggio di un Diz. bio-bibliogr. ital., n. 3819, dove è citata anche come Agostini Devizzi Rosa, senza peraltro specificare le ragioni del doppio cognome che non trova riscontro nella succitata bibliografia.