Liksom, Rosa. – Pseudonimo della scrittrice e artista finlandese Anni Ylävaara (n. Ylitornio, Lapponia, 1958). Ha studiato Antropologia a Helsinki e a Copenaghen, quindi Scienze sociali presso l’Università di Mosca, esordendo nella scrittura con la raccolta di storie brevi Yhden yön pysäkki (1985; trad. it. Stazioni di transito, 2012), con cui si è aggiudicata l’Helsingin Sanomat Literature Prize. A questa raccolta hanno fatto seguito tra le altre Unohdettu vartti (1986; trad. it. Memorie perdute, 2003), Go Moskova go (1988), Tyhjän tien paratiisit (1989), Bamalama (1993), Perhe (2000) e Maa (2006), in cui si delineano come nuclei fondanti della narrativa di L. la solitudine, la percezione di mondi estremi affollati da personaggi labili e desolanti e la pervasiva tematica dello sradicamento e della marginalità. Vincitrice del Premio Finlandia 2011 e candidata al Premio Strega europeo del 2014 con il romanzo Hytti nro 6 (2011; trad. it. Scompartimento n. 6, 2014), serrata disamina dell’Unione sovietica alla vigilia del crollo, L. è anche affermata pittrice e regista e sceneggiatrice di cortometraggi e film televisivi (Mari 17, 1990; Missä on suuri pohjoinen, 1991; Hysteria, 1993; Risto, 1999; Elonkorjuu, 2007; Des Teufels Kinder, 2011).