Russell, Rosalind
Attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Waterburg (Connecticut) il 4 giugno 1908 e morta a Hollywood il 28 novembre 1976. Bruna, raffinata, dallo sguardo intenso e dal portamento elegante, fu una delle migliori interpreti della commedia brillante americana, scritturata per lo più in ruoli di giovane donna sofisticata, come protagonista o, più frequentemente, come antagonista. Anche se non mancò di compiere alcune incursioni nel genere drammatico, fu in film quali The women (1939; Donne) di George Cukor e His girl Friday (1940; La signora del venerdì) di Howard Hawks che la R. rivelò il suo particolare talento e fu grazie a questi ruoli di donne spiritose, argute e battagliere che seppe conquistare un sicuro e duraturo successo di pubblico.
Figlia di un avvocato e di una giornalista di moda, studiò recitazione all'American Academy of Dramatic Arts di New York ed esordì a Broadway nel 1931. Nel corso della sua carriera preferì sempre il teatro al cinema, che comunque le offrì parti interessanti: debuttò in un ruolo drammatico nel noir Evelyn Prentice (1934; L'amante sconosciuta) di William K. Howard, interpretando una donna di grande fascino. Acquisì notorietà con Night must fall (1937; Notturno tragico) di Richard Thorpe, un thriller nel quale uno psicopatico assassino riesce a conquistare le simpatie di una vecchia signora e ad affascinare sua nipote (la stessa R.). Quindi consolidò il successo grazie al melodramma The citadel (1938; La cittadella) di King Vidor. Alla fine degli anni Trenta, furono però le sue doti brillanti a essere valorizzate da registi di grande mestiere che le offrirono personaggi pungenti e ironici come la brillante giornalista di His girl Friday, coinvolta in divertenti schermaglie dal suo direttore nonché ex marito (Cary Grant).
In seguito, fu ancora attrice drammatica in Mourning becomes Electra (1947; Il lutto si addice ad Elettra) di Dudley Nichols, adattamento cinematografico del dramma di E. O'Neill e in Picnic (1955) di Joshua Logan. Il suo talento comico tornò a brillare in Auntie Mame (1958; La signora mia zia) diretto da Morton Da Costa, ancora un adattamento cinematografico, questa volta di una commedia che era stata un grande successo dell'attrice a Broadway. Prima del ritiro dalle scene (avvenuto nel 1972), interpretò l'aggressiva madre di una ragazza che riesce a sfondare nel mondo del varietà come spogliarellista nel musical Gypsy (1962; La donna che inventò lo strip-tease) di Mervyn LeRoy e fu la madre superiora di un collegio femminile nella commedia di Ida Lupino The trouble with angels (1966; Guai con gli angeli). Ha lasciato un'autobiografia (Life is a banquet, 1977), scritta assieme a Ch. Chase.
M. Rosen, Popcorn Venus; women, movies & the American dream, New York 1973, passim (trad. it. La donna e il cinema: miti e falsi miti di Hollywood, Milano 1979); N. Yanni, Rosalind Russell, New York 1975.