ROSEBERY, Archibald Philip Primrose, quinto conte di
Nato a Londra il 7 maggio 1847, morto a Epsom il 21 maggio 1929. Eminente uomo di stato, oratore e scrittore inglese, ebbe ampia parte nella vita politica britannica negli ultimi trent'anni del secolo XIX, e nel primo ventennio del XX. Emerse tra le file del partito liberale come uno dei migliori seguaci di Gladstone, che lo chiamò al governo come sottosegretario all'interno nel 1881-1883 e poi come ministro degli Esteri nel brevissimo ministero del gennaio-luglio 1886. Quale capo del Foreign Office lord Rosebery si segnalò per le sue tendenze a una vigorosa politica in senso antirusso e di stretta aderenza alla Germania e all'Austria, che lo avvicinava, più che alle tendenze dominanti fra i liberali, a quelle delle quali era stato esponente Disraeli. Tornò al governo nel 1892, sempre al fianco di Gladstone; e fu allora che si aperse il più brillante periodo della sua attività, perché dopo aver tenuto di nuovo la direzione del Ministero degli esteri, salì alla carica suprema di primo ministro come successore di Gladstone, quando questi, logoro e vecchio, si ritirò dal governo nel marzo 1894. Ma se come ministro degli Esteri riuscì di nuovo a dar prova della sua energia e della sua attività in difesa degl'interessi imperiali britannici, soprattutto fronteggiando nel campo coloniale la Francia e la Russia e accentuando nella politica europea i legami inglesi con la Triplice, specialmente quando Francia e Russia si unirono nella Duplice, come primo ministro fu inferiore all'aspettativa, tanto che rapidamente sotto la sua direzione la maggioranza si disgregò specialmente per i dissensi intorno al Home e Rule, e il partito liberale perdette il potere (luglio 1895).
Caduto dal governo, lord Rosebery rimase per breve tempo leader del partito liberale che era passato all'opposizione; ma nel 1896, in seguito a dissensi con il Gladstone circa la politica da sostenere nella questione armena, abbandonò anche la direzione del partito. Da allora la sua attività politica si ridusse notevolmente, mentre invece si sviluppava l'attività storico-letteraria, che diede ottimi frutti, quali una biografia di Pitt il Giovane e uno studio sulla relegazione di Napoleone a S. Elena (Napoleone: the Last Phase, 1900). Quando nel 1906 dopo la grande vittoria elettorale i liberali tornarono al potere, Rosebery si trovò in disaccordo con le tendenze troppo radicali, combatté il bilancio di Lloyd George del 1908 e la riforma costituzionale del 1911. Solo allo scoppio della guerra mondiale riprese ad appoggiare il governo, sostenendo la politica di guerra.