ROSMARINO (lat. scient. Rosmarinus officinalis L.; fr. romarin, rosmarin; sp. romero; ted. Rosmarin, Kranzenkraut; ingl. rosemary)
Arbusto o suffrutice sempreverde appartenente a un genere monotipico della famiglia Labiate. Fusto ascendente eretto o prostrato assai ramoso, aromatico come tutta la pianta, foglie persistenti lineari, revolute ai margini, coriacee, coperte di tomento nella pagina inferiore; spicastri fogliosi con numerosi fiori a calice campanulato e leggermente bilobato, corolla a due labbra, azzurra, raramente bianca, stami due con un dente sopra l'inserzione, achenî lisci, obovati, bruni. Largamente diffuso in tutta la regione mediterranea litoranea nelle arene, e fra i suffrutici della macchia, più di rado nell'interno come sui dirupi del versante bresciano del Lago di Garda, ma frequentemente coltivato e talvolta naturalizzato anche fuori della sua area normale. La coltura è ortense, come pianta condimentaria, ma in alcune regioni (come nella Francia meridionale-orientale e in alcune isole della Dalmazia), assume un largo sviluppo per l'estrazione dell'essenza, molto usata in profumeria e saponeria. La pianta gode inoltre fama di stomatica, tonica, un po' emmenagoga e antisettica.
La Farmacopea ufficiale italiana (5ª ed.) registra le foglie e l'essenza e prescrive come sue preparazioni l'alcoolato aromatico composto e le specie aromatiche.