Pilo, Rosolino
Patriota (Palermo 1820-San Martino, Palermo, 1860). Di famiglia nobile, studiò a Roma; in Sicilia nel 1848, fece parte del governo provvisorio e, avvicinatosi al partito repubblicano, sostenne la necessità di una difesa a oltranza. Esule a Marsiglia (1849), poi a Genova, divenne uno dei più devoti discepoli di Mazzini. Nel 1857 dovette lasciare Genova per aver collaborato alla preparazione della spedizione di C. Pisacane e riparò a Malta e a Londra. Nel 1859, dopo Villafranca, raggiunse in Toscana Mazzini ma, inviato in missione nella Romagna insorta, fu arrestato ed espulso. Arrivò poi (9 apr. 1860) in Sicilia, dove apprese il già avvenuto scoppio della rivoluzione. Batté allora le campagne animando gli insorti, e creando il terreno favorevole alla spedizione garibaldina: fu ferito a morte mentre coi suoi uomini tentava di bloccare le truppe borboniche nella zona di Monreale per permettere a Garibaldi di penetrare a Palermo.