roteare
Frequentativo di ‛ rotare ' (cfr. Rohlfs, Grammatica § 526). Nell'uso dantesco sembra denoti un moto circolare particolarmente insistito. Tre occorenze, tutte nel Paradiso e al gerundio: vidi moversi un altro [lume] roteando (XVIII 41); Roteando cantava (XIX 97: è l'aquila del cielo di Giove, paragonata a una cicogna che sovresso il nido si rigira, v. 91); altre [pole] roteando fan soggiorno (XXI 39). R. è anche variante di torneare in XIV 24; così come roteata è variante di rotata in Pg IX 28 (cfr. Petrocchi, ad locum).