Rothschild
Famiglia ebraica di banchieri originaria di Francoforte sul Meno, il cui capostipite fu Moses Amschel (m. 1754). Nella seconda metà del Settecento, Moses aprì una bottega da rigattiere che aveva come insegna uno scudo rosso (Das rothe Schild), da cui derivò il nome della famiglia. Tra il 18° e il 19° sec. i R. passarono dalle originarie attività commerciali a quelle bancarie e avviarono in Inghilterra l’attività di prestito estero agli Stati che necessitavano di finanziamenti. Nella prima metà del 19° sec. la fortuna e l’attività dei R. crebbero in proporzioni colossali: furono i dominatori delle borse europee per tutto l’Ottocento, con sedi anche a Parigi, Vienna, Napoli. Mantennero una notevole influenza anche fra le due guerre mondiali, pur perdendo la propria posizione di monopolio. Alcuni membri della famiglia furono attivi sostenitori del movimento sionista. Edmond, del ramo francese dei R., patrocinò i primi insediamenti in Palestina, fondò (1923) la Palestine Jewish colonization association e fu presidente onorario della Jewish agency (dal 1929). Salvate le loro proprietà durante l’occupazione tedesca e tornati a stabilirsi a Parigi nel 1944, i R. conobbero nel dopoguerra una vera rinascita. In Francia superarono la fase delle nazionalizzazioni, all’epoca del Fronte popolare e di F. Mitterrand, conservando posizioni di rilievo in campo internazionale anche grazie alla diversificazione delle loro attività economiche (turistiche, di produzione vitivinicola ecc.). Agli attuali discendenti della dinastia fanno capo notevoli interessi industriali e finanziari. Molti membri dei vari rami della famiglia R. si sono distinti per la loro attività di collezionisti, in partic. di libri rari, quadri e oggetti d’arte.