ROTI (A. T., 95-96)
Isola delle Indie Olandesi, posta a SO. di Timor, tra 10°37′ e 11° S. e tra 122°52′ e 123°29′ E. Amministrativamente forma con le piccole isole circostanti una sottodivisione (controllore civile a Mokdale) della residenza di Timor. L'isola, con una superficie di 1700 kmq., ha nel centro un rilievo collinoso circondato da pianure costiere piuttosto estese; i numerosi piccoli fiumi sono assai utili alla ben sviluppata agricoltura indigena che produce specialmente riso, orzo, granturco, leguminose, canna da zucchero. Godono in tutto l'arcipelago delle Indie Olandesi di meritata fama i piccoli, ma forti e resistentissimi, cavalli di Roti. L'isola esporta pelli, cavalli e Cassia fistula (legname e scorza da tannino).
Periodicamente l'isola soffre di epidemie di una malattia che recentemente è stata riconosciuta come una forma di malaria. Il cristianesimo fa molti proseliti tra la popolazione. Vi è una notevole emigrazione verso la vicina Timor; molti Rotinesi inoltre prendono servizio nell'esercito coloniale olandese, specie fra le truppe di polizia armata.