ROVIGO (XXX, p. 196)
L'etimologia del nome indicata (da fundus Roda attraverso Rodae vicus) è errata: con ogni probabilità Rovigo deriva da un nome personale di origine germanica.
Il comune entrato a far parte di Rovigo nel 1927 è Borsea (non Boresa, p. 196).
È in via di esecuzione il nuovo piano regolatore della città che prevede la deviazione - già effettuata - dell'Adigetto e la copertura del vecchio alveo, che sarà trasformato in arteria stradale. Sull'area di risulta di numerosi edifici abbattuti ne saranno costruiti dei nuovi: tra i già costruiti sono degni di nota il palazzo delle poste e telegrafi, la Casa della G. I. L., il Salone del grano. La rete stradale cittadina è stata completamente pavimentata.
Sull'area occupata dall'antico ghetto - abbattuto nel 1930 (non 1830: cfr. p. 196) - è sorta la nuova Piazza Roma.
Alle aumentate esigenze idriche della città si è provveduto con la costruzione dell'acquedotto consorziale del comune di Rovigo e uniti, entrato in funzione il 10 gennaio 1937. L'acquedotto deriva l'acqua dal subalveo del fiume Adige in località Boara Polesine. La portata media dell'acquedotto è di litri 124 al minuto secondo; lo sviluppo delle reti urbane e rurali di conduttura è di circa km. 130, la superficie servita dal consorzio è di kmq. 247.
Anche le condizioni igieniche della città si sono avvantaggiate dalla costruzione - in aggiunta al vecchio ospedale - di un ospedale psichiatrico, di un ospedale sanatoriale, di un dispensario antitubercolare e di un consultorio pediatrico.
L'economia della città e territorio è basata prevalentemente sull'agricoltura. Particolare importanza hanno il mercato del grano, quello dei foraggi, della canapa, dei bovini, del pollame e delle uova, dei bozzoli, della verdura e della frutta, che hanno luogo il martedì di ogni settimana. Ogni quindici giorni nel nuovo foro boario si svolge il mercato del bestiame. Dal 20 al 28 ottobre ha luogo la tradizionale importantissima fiera annuale.
Le industrie principali di Rovigo sono uno zuccherificio, un mulino, due cordifici, due fabbriche di cappelli, due fabbriche di gassose, alcune fornaci di laterizî, alcune fabbriche di mobili.
Rovigo è dotata di tutti gli ordini di scuole inferiori e medie, di un liceo musicale, di una sezione dell'istituto nazionale di cultura fascista. Oltre la pinacoteca, già ricordata (cfr. p. 197), il palazzo dell'Accademia dei Concordi, eretto sul principio dell'800 da S. Baseggio, è sede di una biblioteca che possiede circa 100.000 volumi, 400 incunaboli, e numerosi codici e manoscritti.
Altri palazzi degni di nota sono il palazzo Angeli (fine secolo XVIII), opera dell'architetto veronese Schiavi, il palazzo municipale (sec. XVI), il palazzo Roverella, il palazzo Venezze, il palazzo Camerini e il palazzo Montalti.
Provincia di Rovigo. - Per la provincia di Rovigo, v. polesine (XXVII, p. 619 segg.). Diamo qui i dati sui principali comuni della provincia secondo il censimento del 21 aprile 1936.