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ROVO

di Giuseppe Lusina - Enciclopedia Italiana (1936)
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ROVO

Giuseppe Lusina

. Nome volgare del genere Rubus (Linneo, 1707) della famiglia Rosacee. I Rubus sono erbe o arbusti di un tipo speciale (il fusto sotterraneo, legnoso, produce lunghi getti aerei, che fioriscono appena nel secondo anno e poi si seccano); i fusti aerei sono cespugliosi, eretti, penduli o prostrati, quasi sempre muniti, come le foglie, di aculei. Foglie di rado semplici o pennato-composte, per lo più palmato-composte a 3-5 (raramente 7) foglioline dentate; stipole più o meno concresciute col picciolo. Fiori disposti in grappoli semplici o composti, a 5 sepali, 5 petali bianchi, rosei o rossi, stami e pistilli numerosi; questi, liberi l'uno dall'altro, sono impiantati su una sporgenza del ricettacolo; ognuno di essi ha 2 ovuli, di cui uno di solito abortisce. Il frutto, giallo, rosso o spesso nero-violaceo, è composto di tante piccole drupe ed è conosciuto volgarmente col nome di mora, che, per distinguerla dai cosiddetti frutti del moro o gelso, viene detta mora di rovo o di macchia.

I Rubus hanno grande interesse sistematico per lo straordinario polimorfismo, che trova riscontro nella stessa famiglia nei generi Rosa, Alchemilla e Potentilla. Finora sono state descritte più di 3000 entità, di cui parecchie sicuramente ibride, che si raggruppano in circa 300 specie principali. Sono diffuse quasi ovunque, ma soprattutto nell'Emisfero settentrionale. Molte specie sono diffusissime in Italia; le più comuni sono: R. fruticosus L., siepi, sottobosco, incolti, dove, come il seguente, forma spesso macchie impenetrabili; R. ulmifolius Schott (italiano: rovo di macchia), nelle stesse stazioni; R. tomentosus Borkh., nei punti più secchi; R. caesius L., nei luoghi umidi; R. saxatilis L., sui monti; per il R. idaeus L. v. lampone.

Le specie di maggiori dimensioni sono usate per fare siepi. Le more sono mangiate fresche o usate per conserve e sciroppi. Le foglie e i frutti immaturi contengono molto tannino.

Vedi anche
lampone Piccolo arbusto (Rubus idaeus; v. fig.) delle Rosacee, con fusti gracili, muniti di piccoli aculei, e foglie con 3-5 foglioline bianco-tomentose nella pagina inferiore. Il frutto somiglia alla mora del rovo, ma le drupe sono rosse e leggermente pubescenti (vi sono anche varietà a frutto giallo, bianco ... gelso Nome comune del genere Morus, della famiglia Moracee e in particolare di Morus alba (o gelso bianco; fig. A) e di Morus nigra (o gelso nero; fig.B). Comprende alberi a foglie intere o lobate, con fiori unisessuali raccolti in amenti, gli staminiferi con perigonio quadripartito e 4 stami, i pistilliferi ... frutto botanica Complesso delle parti del fiore che rimangono dopo la fecondazione e contribuiscono a propagare la pianta per mezzo dei semi; è presente soltanto nelle piante Fanerogame, perciò dette anche Spermatofite. In senso stretto si considera frutto l’ovario più o meno modificato e accresciuto, che contiene ... piante sempreverdi Arbusti e alberi con foglie persistenti, in cui il ricambio fogliare ha luogo progressivamente e lentamente, durante i processi di crescita e non in corrispondenza dei cambiamenti climatici. Le sempreverdi, piante sono nettamente prevalenti nei climi tropicali umidi e nei climi freddi (Conifere) e presenti ...
Altri risultati per ROVO
  • rovo
    Enciclopedia on line
    Nome comune del genere Rubus (v. fig.), della famiglia Rosacee. I r. sono erbe o arbusti con foglie per lo più composte, con foglie e fusti aerei muniti quasi sempre di aculei. I numerosi carpelli, impiantati al centro ingrossato del ricettacolo, danno altrettante drupe, che restano aderenti alla sporgenza ...
Vocabolario
róvo
rovo róvo (pop. tosc. rógo; ant. raro rubo) s. m. [lat. rŭbus]. – Genere di piante rosacee rosoidee (lat. scient. Rubus), con numerose specie diffuse soprattutto nell’emisfero boreale: sono arbusti decidui o sempreverdi, muniti quasi sempre...
albaspina
albaspina s. f. [dal lat. alba spina; cfr. il fr. aubépine], letter. – Biancospino: Tra le siepi di rovo e d’albaspina (Pascoli).
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