• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

rubatore

di Luigi Blasucci - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

rubatore

Luigi Blasucci

Il vocabolo s'incontra due volte nel Convivio, in un'accezione che ripete il senso violento che il verbo ‛ rubare ' (v.) ha nella lingua del tempo: I XII 10 Questa [la giustizia] è tanto amabile, che, sì come dice lo Filosofo nel quinto de l'Etica, li suoi nimici l'amano, sì come sono ladroni e rubatori (ma il concetto, com'è stato notato, non è di Aristotele bensì di Cicerone [Off. II XI]); II XV 4 O dolcissimi e ineffabili sembianti, e rubatori subitani de la mente umana, che ne le mostrazioni de li occhi de la Filosofia apparite, quando essa con li suoi drudi ragiona!, dove r. ha valore figurato all'interno di un passo di chiaro significato allegorico: " rubatori subitani de la mente umana sono detti quei sembianti, che non sono se non gli ottimi atteggiamenti o modi con che si presentano le dimostrazioni filosofiche, in quanto traggono subito a sé la mente nostra " (Busnelli-Vandelli). Per una metafora affine cfr. il rube di Pg XVII 13.

La parola è usata una volta anche nel Fiore: CXVIII 3 tutti quanti [cioè usorieri, siniscalchi, provosti e piatitori] son gran rubatori (ma qualcuno ha proposto di sostituire r. con rapinatori, secondo il luogo corrispondente del Roman de la Rose [ediz. Langlois, v. 11541]: " tuit vivent près que de rapine "). V. anche PIATITORE.

Vocabolario
rubatóre
rubatore rubatóre s. m. (f. -trice) [der. di rubare]. – 1. non com. Chi ruba, o chi ha commesso un determinato furto: non è che io fossi sicuro che lui fosse il r., però la logica e il sospetto di tutti erano su di lui (Tobino). 2. ant....
omicidiale
omicidiale agg. [dal lat. tardo homicidialis, der. di homicidium «omicidio»], ant. – Che dà la morte, omicida, uccisore: un malandrino, Ch’ognun che passa in questo lago getta, Crudele, omicidial, ladro, villano (Berni). Anche come sost.:...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali