Esegeta, teologo e storico tedesco (Wiefelstede, Oldenburg, 1884 - Marburgo 1976). Prof. a Breslavia (1916), Giessen (1920) e Marburgo (1921); socio straniero dei Lincei (1968). Studioso insigne del Nuovo Testamento, che ha analizzato secondo il metodo della Formgeschichte. Ma non minore importanza riveste la sua opera di teologo, sotto l'influenza della filosofia esistenzialistica e della teologia della crisi, tesa da un lato a individuare il fondamento esistenziale della scelta religiosa, dall'altro alla demitizzazione del Nuovo Testamento per ricondurre il messaggio cristiano, liberandolo dal rivestimento mitico, al suo autentico contenuto di annunzio di salvezza attraverso la scelta dell'esistenza "autentica". Tra le sue opere: Die Geschichte der synoptischen Tradition, 1921; Jesus, 1926; Glaube und Verstehen, 4 voll., 1933 segg. (trad. it. 1977); Das Evangelium des Johannes, 1941; Das Urchristentum im Rahmen der antiken Religionen, 1949, 3a ed. 1963 (trad. it. 1964); Die Theologie des Neuen Testaments, 1953; History and eschatology, 1957 (trad. it. 1962); Jesus Christ and mythology, 1960; Das Verhältnis der urchristlichen Christusbotschaft zum histor. Jesus, 1960; Der alte und der neue Mensch in der Theologie des Paulus, 1964.