Matematico tedesco (Königsberg 1833 - Gottinga 1872). Prof. alla scuola politecnica di Karlsruhe (1858), quindi alle università di Giessen (1863) e di Gottinga (1868). Dopo lavori sull'elasticità (Theorie der Elastizität fester Körper, 1862) e sull'idrodinamica, si dedicò a problemi di algebra (Theorie der binären algebraischen Formen, 1872) e di geometria, lasciando in questi campi un'orma profonda: mise in luce il contenuto geometrico della teoria delle funzioni abeliane di B. Riemann (Theorie der Abel'schen Funktionen, 1866, in collaborazione con P. Gordan), diede il significato geometrico del genere di una curva, si occupò della rappresentazione piana di superfici. La sua opera può essere considerata come uno dei ponti di passaggio tra la geometria proiettiva e la geometria algebrica.