HAGELSTANGE, Rudolf
Poeta e scrittore tedesco, nato a Nordhausen nel Harz il 14 gennaio 1912. Ha studiato filologia all'università di Berlino (1931-1933); redattore letterario della Nordhäuser Zeitung, ha preso parte alla seconda guerra mondiale.
H. è tra gli scrittori più conosciuti di quella generazione di mezzo che ha cominciato ad affermarsi soltanto in questo dopoguerra. Ha esordito con una novella, Ich bin die Mutter Cornelias (Nordhausen 1939), cui sono seguite altre prove narrative (i racconti Balthasar, Wiesbaden 1951, Die Nacht, Zurigo 1955, e Wo bleibst du, Trost?, 1958, nonché il romanzo Spielball der Götter, 1959); ma il suo vero debutto è legato, dopo la prima raccolta di versi (Es spannt sich der Bogen, Lipsia 1943), al ciclo di trentacinque sonetti del Venezianisches Credo (Verona 1945), una opera originale in cui le drammatiche esperienze coeve - si riflette efficacemente in essa la condanna della barbarie nazista, mentre l'anima s'apre alla speranza di un mondo migliore - trovano la via dell'espressione artistica in un linguaggio nobile, intenso e a volte ieraticamente composto che mira alla fusione - è questa la cifra più autentica della poesia di H. - dell'ideale classico-cristiano con le esigenze che la tragicità della condizione umana contemporanea drasticamente pone. Impegnate in una problematica di viva attualità sono anche la raccolta Strom der Zeit (Wiesbaden 1948) e - dopo Die Beichte des Don Juan (Olten 1948) e la Meersburger Elegie San (Gallo 1950), dedicata alla sua terra - la Ballade vom verschütteten Leben (Wiesbaden 1953), in cui un fatto realmente accaduto, il fatale destino di sei soldati tedeschi rimasti sepolti in un bunker, assurge a simbolo dei conflitti e dei tormenti di un'intera epoca. In Zwischen Stern und Staub (ivi 1953), infine, lo stesso impegno preciso con la realtà del mondo d'oggi riesce a modularsi in una nuova ricchezza di forme.
H., che ha pubblicato numerose traduzioni (da Poliziano, Boccaccio, ecc.), libri di viaggio (How do you like America?, 1957; Das Lied der Muschel, 1958) e autobiografici (Venedig, 1958), ha raccolto in due volumi i suoi scritti più importanti dedicati a illustrare il suo ideale di un moderno umanesimo e di una poesia che ha il suo fondamento spirituale nella libertà: Es steht in unserer Macht (Monaco 1953) e Offen gesagt (1958).
Bibl.: H. Beckmann, R. H., in Rheinischer Merkur, I, 1948; M. Colleville, R. H., in Études Germaniques, 1953; K. A. Horst, Die deutsche Literatur der Gegenwart, Monaco 1957, pp. 246-247; Ch. W. Hoffman, R. H.s saga of dust and light: "Ballade vom verschütteten Leben", in The Germanic review, XXXIII (1958), n. 2, pp. 143-154; F. Lennartz, Deutsche Dichter und Schrifsteller unserer Zeit, 8ª ed., Stoccarda 1959, pp. 263-265.