BALLI, Ruggero
Nacque il 1° nov. 1877 a Rovereto di Carpi, in provincia di Modena, da Ciro e da Elina Meloni. Studiò a Modena, ove, nel 1903, si laureò in medicina e chirurgia e iniziò la sua carriera scientifica: nello stesso anno fu nominato assistente di ruolo in quell'istituto di anatomia umana normale e, nel 1904, aiuto effettivo della cattedra. Allievo e collaboratore di Giuseppe Sperino, nel 1907 ottenne la docenza in anatomia normale, dedicandosi, successivamente, a ricerche di anatomia, di biologia, di istologia e di istochimica. Nel 1908 meritò una menzione onorevole per il servizio medico svolto, su incarico del ministero dell'intemo, nelle zone colpite dal terremoto calabro-siculo.
Attratto dalla scienza radiologica, allora fiorente, il B., sotto la guida di Aristide Busi, indirizzò i suoi studi verso tale disciplina: nel 1911 fu nominato direttore dell'Istituto di radiologia e terapia fisica dell'ospedale di Modena, e nel 1916 ottenne, per titoli, la libera docenza in elettroterapia e radiologia presso il R. Istituto superiore di Firenze. Durante gli anni della prima guerra mondiale svolse una intensa e proficua opera sanitaria nella provincia di Modena, guadagnandosi una medaglia d'oro di benemerenza. Nel 1918 fu incaricato dell'insegnamento della radiologia ed elettroterapia, prima nell'università di Modena, poi in quella di Pavia. Nel 1926 vinse il concorso per la cattedra di radiologia ed elettroterapia nell'università di Pavia, e, nel 1931, fu chiamato alla cattedra, allora istituita, di radiologia dell'università di Modena: di questo ateneo fu anche rettore magnifico dal 1932 al 1943. Socio di numerose accademie e società scientifiche, insignito di molte onoreficenze, il B. fu presidente della S.I.R.M. (Società italiana di radiologia medica) dal 1928 al 1932, presidente della sezione di Modena della Lega nazionale per la lotta contro i tumori nel 1932, fondatore del nucleo italiano di radiobiologia nel 1934, presidente della R. Accademia di scienze, lettere ed arti di Modena nel 1939; sempre nel 1939 fu incaricato dal ministero dell'Interno di ispezionare i centri e gli Istituti per la diagnosi e la cura dei tumori maligni, e guadagnò, a Parigi, la medaglia di bronzo dell'Unione internazionale per la lotta contro il cancro, per l'opera svolta nella settimana internazionale contro il cancro. Il 24 febb. 1943 il B. ebbe il riconoscimento più significativo, e a lui più gradito, della sua opera di radiologo: fu nominato dottore honoris causa della università di Würzburg, la città ove nel 1896 Röntgen aveva annunciato, per la prima volta, la scoperta dei raggi X. Lasciato l'insegnamento nel 1953, per raggiunti limiti di età, il B. morì a Modena il 12 dic. 1958.
Il B. fu un valente studioso e instancabile ricercatore. Già durante gli anni trascorsi nell'Istituto di anatomia umana dell'università di Modena egli condusse interessanti ricerche di biologia e di anatomia comparata, riguardanti vari tessuti ed apparati. In radiologia, la disciplina che poi coltivò per tutta la vita, egli eccelse: la nuova scienza era allora ai suoi primi anni di vita e il B. entrò a far parte di quella esigua schiera di medici che ne furono i pionieri. Fu allievo di A. Busi, e dal maestro apprese quei principi di scienza e di metodo che furono alla base della sua formazione. Il B. si occupò della anatomia radiografica (uno dei suoi lavori, eseguito in collaborazione col Busi, Saggio di uno studio di anatomia descrittiva e radiografica della sella turcica e dei suoi annessi, Modena 1910, fu uno dei primi saggi di anatomia radiografica del cranio), della röntgendiagnostica, della röntgenterapia lasciando, in ciascuna di queste specialità, opere di notevole importanza: così, per quanto riguarda l'anatomia, ricordiamo Sul limite tra il normale e il patologico nella radiologia del tubo digerente, Modena 1922; Anatomia radiografica normale dello scheletro, in Trattato di diagnostica radiologica S.I.R.M.,Ferrara 1924, pp. 21-112; L'architettura radiografica dello scheletro umano,Modena 1925; Appunti sulla morfologia e sulla fisiologia della regione vateriana nell'uomo, in Scritti medici in onore di A. Busi nel 25° anno di attività radiologica, Bologna 1931, pp. 1-21; nel campo della röntgendiagnostica, ricordiamo Trattato di diagnostica radiologica, Ferrara 1924 (in collaborazione con M. Bertolotti e A. Busi); Radiodiagnostica della tubercolosi pleuro-polmonare, in La tisiologia nella pratica medica, Milano 1933, pp. 691-744; Semeiotica e diagnostica rUntgen (in collaborazione con M. Lenzi e C. Guidotti), trattato, quest'ultimo, in 3 volumi, editi a Milano (rispettivamente nel 1943, 1948, 1956), di alto contenuto dottrinale e scientifico; infine, in campo röntgenterapico, ricordiamo Capisaldi di terapia fisica (radio-terapia, diatermoterapia, elettro-terapia) nella poliomielite anteriore acuta, Modena 1926, e Terapia coi raggi X, in A. Ferrata, Le emopatie, parte speciale,Milano 1935, II, parte III, pp. 1539-1584.Il B. fu uno dei primi cultori della radiologia, che considerò come la disciplina che studia i fenomeni aventi carattere di radiazione che hanno rapporto con i fenomeni della vita: egli studiò quindi gli effetti delle radiazioni ionizzanti sugli organismi viventi, iniziando gli studi che oggi, con l'impiego delle nuove tecniche, tanti progressi hanno compiuto e stanno compiendo. Il B. diresse il Trattato di radiobiologia, opera ponderosa in 5 volumi, che raccoglie con completezza tutto ciò che ha attinenza con le radiazioni ionizzanti, e che ha riscosso il plauso dei più autorevoli radiologi italiani e stranieri: in collaborazione con M. Lenzi e D. Perotti vi ha curato il capitolo Azione biologica delle radiazioni ionizzanti sugli animali superiori e sull'uomo (vol. II, Modena 1937, pp. 581-876).
Bibl.: R. Balli, Curriculum vitaeed elenco delle pubblicazioni, in Radiobiologia, radioterapia e fisica medica, IX, 1 (1943), pp. 5-16 (estr.); M. Bertolotti, Orazione ufficiale, in Scritti in onore di R. Balli, Modena 1954, pp. XIX-XXVI; M. Lenzi, Necrologio di R. B.,in La radiologia medica, XLV, 2 (1959), pp. 205-206.